Importante novità prevista nel prossimo Consiglio dei Ministri: il piano casa. Sul tavolo del governo di Matteo Renzi ci sarà quindi il rilancio dell'edilizia tramite, appunto, un piano di oltre 1,35 miliardi da spendere in tre anni per il recupero di abitazioni.

Si parlerà di circa 68mila abitazioni l'anno da ripristinare o manutenere: nel piano pare siano previste circa 12mila abitazioni l'anno da ripristinare e altre seimila l'anno da sottoporre a ristrutturazione attraverso il rifinanziamento della pregressa manutenzione straordinaria. L'azione è stata prevista per sostenere il settore edilizio e delle ristrutturazione che è fermo da almeno tre anni.

Quest'azione di rilancio dell'edilizia, si legge nella relazione, pare potrebbe avere un impatto in termini occupazionali di circa uno 0,5 % del Prodotto Interno Lordo della nazione.

Le prime indiscrezioni sono trapelate dalla relazione al decreto legge che approderà nel Consiglio dei Ministri di domani. Ma come saranno allocate le risorse? Nel decreto si parla di circa 570 milioni di euro per il recupero di alloggi destinati all'istituto nazionale case popolari e riguarderà gli inquilini con un reddito inferiore ai 27mila euro e con almeno un componente sopra i 65 anni o invalidi al 66%. Le azioni prevedono anche sgravi per portatori di handicap o malati terminali. Il recupero delle abitazioni sarà possibile per importi non superiori ai 40mila euro.

Ma non solo. Sempre lato case popolari, pare che aumenteranno anche le detrazioni Irpef per le famiglie che anno redditi inferiori ai 30mila euro. Si parte da un massimo 900 fino ad un minimo di 530 euro di detrazione in dichiarazione dei redditi.

Inoltre, sempre nel Consiglio dei Ministri, si parlerà di una riduzione della cedolare sui canoni concordati dal 15 al 10 per cento. Con questa misura si prevede anche un aumento della regolarizzazione degli affitti stimata intorno al cinque per cento.