Dopo anni di polemiche, finalmente il mese scorso, la consulta ha dichiarato incompatibile con la nostra costituzione la legge "Fini - Giovanardi"(2006), che aveva equiparato le droghe "leggere" a quelle "pesanti", riunendo quindi in un unico gruppo eroina, anfetamina, cocaina, cannabis e hashish.

Il numero di ieri, 21 marzo 2014, della Gazzetta Ufficiale (n. 67) ha quindi portato in vigore il decreto legge applicativo della decisione della consulta, istituendo nuovamente le tabelle sulle sostanze stupefacenti, intervenendo tuttavia solo a livello amministrativo e non penale.

Secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, tale decreto si era reso necessario perché, con la cancellazione della "Fini - Giovanardi", si era creato un vuoto normativo che aveva escluso tutti gli aggiornamenti sulle "nuove droghe" (come ad esempio i cannabinoidi sintetici) introdotte dal 2006 ad oggi.

Il nuovo provvedimento, per agevolare tutte quelle persone meno ricche (meno abbienti vale a dire), si occupa infine dell'utilizzo di medicinali meno costosi da parte del servizio sanitario nazionale. Sono state anche approvate norme atte ad evitare casi come quelli che hanno interessato recentemente la case farmaceutiche Roche e Novartis. L'agenzia del farmaco potrà richiedere una sperimentazione aggiuntiva nei casi in cui vi siano due medicinali che hanno lo stesso principio attivo, ma indicazioni posologiche e per malattie diverse.