Dopo aver definito "il libro dei sogni" le misure annunciate da Matteo Renzi nella conferenza stampa di ieri, Silvio Berlusconi passa al contrattacco, incaricando il fedelissimo Gianfranco Rotondi della formazione di un "governo ombra" per tenere testa, punto su punto, alle mosse del premier.

La presentazione dell'iniziativa è avvenuta nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede romana di Forza Italia, nel corso dalla quale sono stati forniti i nomi dei 16 ministri ombra, 10 uomini e 6 donne.

I ministri ombra

A far parte dell'esecutivo ombra sono state chiamate alcune delle personalità più in vista di Forza Italia e non solo.

Gianfranco Rotondi, premier ombra, avrà accanto a sé, nella veste di Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giampiero Catone.

Questo l'elenco completo dei ministri:

· Affari esteri, Stefania Prestigiacomo

· Interno, Francesco Nitto Palma

· Finanze, Antonio Martino

· Difesa, Daniela Santanchè

· Giustizia, Federico Tedeschini

· Sviluppo economico, Nicolò Sella

· Salute, Pietro Tarsitano

· Istruzione, Stefania Fuscagni

· Lavoro e politiche sociali, Renata Polverini

· Politiche agricole, Raffaele Coppola

· Pubblica amministrazione, Carlo Arrigo Pedretti

· Beni culturali, Alda Boscaro

· Ambiente, Laura Ravetto

· Riforme costituzionali e Rapporti con il parlamento, Micaela Biancofiore

· Affari regionali, Giancarlo Galan

· Trasporti e Infrastrutture, Vincenzo De Luca

Proprio quest'ultimo è nome che fa più scalpore essendo uno dei nomi forti del PD, apprezzato anche da destra per i risultati ottenuti alla guida del comune di Salerno.

Sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture del governo Letta, in forte contrasto con il titolare del ministero Maurizio Lupi, quello di De Luca è risultato il nome più clamoroso tra i gli esclusi dal governo Renzi.

Questo fa pensare alla sua nomina a ministro ombra, proprio dello stesso dicastero, come ad una provocazione per seminare zizzania in un Partito Democratico già percorso da tensioni interne.

Nel frattempo De Luca precisa di non sapere nulla della nomina.

Cos'è il governo ombra

Il governo ombra è un'istituzione tipica dei sistemi parlamentari anglosassoni. E' guidato dal capo dell'opposizione, che incarica parlamentari del suo schieramento di seguire, proprio come un'ombra, l'attività degli omologhi ministri del governo in carica.

Lo scopo dovrebbe essere quello di proporre misure alternative alle decisioni del governo in carica.

Esperienze precedenti in Italia risalgono al 1989, quando il PCI di Achille Occhetto formò, per la prima volta un governo ombra, incaricato di contrastare il pentapartito guidato da Andreotti, ma senza ottenere significativi risultati

Il tentativo fu riproposto nel 2008 dal PD di Walter Veltroni, in opposizione al governo del PdL, ma con analoghi risultati.

L'iniziativa appare comunque un espediente mirato a sottrarre un po' della scena mediatica che Renzi ha abilmente conquistato in questi giorni.

Bisogna infatti sapere che, perché un governo ombra possa produrre risultati, è necessario che, almeno nei regolamenti parlamentari delle camere, sia istituzionalizzata una dialettica tra ministri in carica e ministri ombra. Cosa prevista dagli ordinamenti anglosassoni, ma non da quello italiano.

E neanche nell'Italicum in discussione in Parlamento se ne vede, è il caso di dire, l'ombra.