Il Governo Renzi non esclude leggi di amnistia e indulto se entro maggio 2014 non si risolverà il problema del sovraffollamento carcerario sanzionato dalla Corte di Strasburgo per violazione dei diritti umani. Lo ha fatto intendere il ministro della Giustizia Andrea Orlando rispondendo alle domande dei cronisti a Strasburgo dopo la riunione con i vertici della Corte europea dei diritti dell'uomo. Del resto i provvedimenti di indulto e amnistia, benchè non apprezzati dall'opinione pubblica, sono previsti anche nella risoluzione di maggioranza approvata a Montecitorio al termine della discussione del messaggio alle Camere del Capo dello Stato Giorgio Napolitano sull'emergenza carceri.



Amnistia e indulto 2014, ministro Orlando: 'Non sono da escludere'

"Sono per non escludere niente - ha detto il Guardasigilli dopo aver illustrato in Europa i piani del Governo Renzi contro l'emergenza carceri secondo quanto riporta l'Ansa - perché stiamo facendo una trattativa molto difficile per verificare se i trend di questo periodo proseguiranno e ci porteranno a una soluzione condivisa".

"A oggi mi sento di dire - ha spiegato il ministro Orlando a Strasburgo - che non saranno necessari provvedimenti eccezionali" come amnistia e indulto perché, secondo il ministro, rappresenterebbero "un fallimento". Ma in considerazione della scadenza imposta dalla Corte di Strasburgo del 28 maggio 2014, termine fissato per ristabilire condizioni dignitose e umane nelle carceri dopo la sentenza "pilota" Torreggiani, "sono per non escludere niente".

Emergenza carceri, amnistia e indulto 2014. Governo Renzi e il confronto con l'Europa

Il ministro, dopo le riunioni a Strasburgo con i vertici del Consiglio d'Europa e della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha ricordato che l'Italia rischia di dover pagare sanzioni "tra i cinquanta e i cento milioni di euro l'anno" alle persone detenute in condizioni di sovraffollamento carcerario irrispettose della dignità dell'uomo.

Si rischiano quindi "una serie di ricadute - ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando - sul nostro sistema e anche sul nostro bilancio che rischiano di essere drammatiche".

Il Guardasigilli ha comunque rilevato che il Governo Renzi sta dialogando con la Corte di Strasburgo su forme alternative per risarcire le condizioni di illegalità nelle carceri, anche mediante trattamenti differenziati, come sconti di pena, per le persone detenute che stanno soffrendo l'affollamento negli istituti di pena.

In questa prospettiva il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha escluso che l'Italia stia tentando di rimediare alle illegalità carcerarie in cambio di pagamenti in soldi ai detenuti così come riportato in questi giorni dalla stampa.

La svolta contro il sovraffollamento carceri potrebbe però arrivare anche dal testo di legge unificato su indulto e amnistia che dovrebbe essere presentato entro il primo aprile 2014 al Senato.