Se, come dovrebbe accadere, Matteo Renzi dovesse sostituire Enrico Letta a Palazzo Chigi, il sindaco di Firenze avrebbe già pronti i nomi di alcuni dei probabili nuovi ministri.



Il premier Letta dovrebbe presentare a breve il patto di coalizione denominato "impegno Italia" con l'obiettivo di portare a compimento le riforme e soprattutto la nuova legge elettorale. Molti esponenti del Pd sono scettici perchè questo è un governo che ha realizzato il 10% di quello che aveva promesso di fare e spingono per la nascita di uno nuovo guidato dal segretario del partito.





La squadra dei nuovi ministri sarebbe praticamente pronta, molti degli attuali perderanno il posto. Chi subirà delle grosse perdite sarà il Ncd di Alfano, che perderà sicuramente alcuni ministeri fra i quali quello dell'Interno e delle Infrastrutture e il suo segretario non sarà più neanche vicepremier. Non tutti i candidati a "nuovo ministro" saranno obbligatoriamente del mondo della politica e verranno accorpati alcuni ministeri per poter risparmiare sulle spese del personale.



I probabili candidati alla poltrona di ministro potrebbero essere: al ministero dell'Interno il più papabile è Graziano Delrio, è stato sindaco di Reggio Emilia dal 2004 al 2013, dal 28 aprile 2013 è Ministro per gli Affari regionali e le autonomie con la delega allo Sport.

Potrebbe entrate nel nuovo governo con mansioni amministrative anche, probabilmente come Ministro dell'Economia, Andrea Guerra, laureato in Economia e commercio all'Università La Sapienza di Roma e dal 27 luglio 2004 è amministratore delegato di Luxottica Group S.p.A. ed è consigliere di amministrazione nelle sue principali società controllate.





Pronte altre due poltrone anche per Lorenzo Bini Smaghi economista italiano, è stato membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea dal giugno 2005 al 10 novembre 2011 e per Pier Carlo Padoan, consulente della Banca Mondiale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea, ex Vice Segretario Generale dell'Ocse attualmente Presidente dell'Istat.





Il Ministero della Cultura, invece, dovrebbe essere quello dello scrittore e regista Alessandro Baricco fra i più noti esponenti della narrativa italiana contemporanea, mentre è uscito un nome molto gradito dal partito Sel di Nicky Vendola, se dovesse dare la fiducia al nuovo governo Renzi, si tratta di Fabrizio Barca economista e politico, Presidente del Comitato per le politiche territoriali dell'OCSE dal 1999 al 2006, ha ricoperto la carica di ministro per la coesione territoriale del governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.



Al Ministero degl'Esteri resterebbe la radicale Emma Bonino. Possibile l'ingresso nel nuovo governo anche di Laura Boldrini, che lascierebbe a Dario Franceschini la poltrona di Presidente della Camera, proprio con l'obiettivo di conquistare l'appoggio di Sel, che se non dovessero esserci ministri di Centro destra potrebbe appoggiare Matteo Renzi in questa nuova avventura a Palazzo Chigi.