La prima domenica da Presidente del Consiglio è stata piuttosto movimentata per Matteo Renzi. Il neo - premier ha preparato il discorso programmatico da pronunciare, tra lunedì e martedì in Senato e alla Camera dei deputati per ottenere la fiducia e avere mandato ufficiale per guidare il Governo dell'Italia. I primi grattacapi per il più giovane Presidente del Consiglio italiano, sono venuti da alcune dichiarazioni rilasciate da Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il quale, nel corso del programma "In Mezz'ora", condotto da Lucia Annunziata, non ha escluso un eventuale aumento alla tassazione sui Bot, dicendo invece no all'introduzione della Patrimoniale.

Mentre da Palazzo Chigi arrivava una secca smentita alle parole del sottosegretario, tramite un comunicato ufficiale: "L'orizzonte del Governo è quello di una riduzione della pressione fiscale attraverso una rimodulazione delle rendite finanziarie e delle tasse sul lavoro", le varie forze politiche si scatenavano. Forza Italia è il partito che, attraverso le dichiarazioni di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Daniele Capezzone, ha ribadito con più forza la contrarietà ad un aumento delle tasse sui Bot.

Ma un netto rifiuto è arrivato anche da Susanna Camusso, segretario della Cgil: "Non è un segnale giusto. Meglio la patrimoniale perché il rischio di concentrarsi solo sui Bot in quella dimensione significa intervenire solo su un'area di ceto medio che ha già pagato pesantemente in questa crisi". Anche il Nuovo Centro Destra che sosterrà il Governo Renzi ha evidenziato la sua opposizione ad un eventuale rincaro della tassazione sui Bot, con Schifani che ha così commentato la questione: "Basta agli aumenti della pressione fiscale".

Intanto, l'ormai ex sindaco di Firenze ha risposto, via Twitter, ad alcune domande degli italiani. Molto caldo il tema tasse, sul quale Renzi ha twittato: "Nella mia esperienza di amministratore le tasse le ho sempre ridotte. Niente promesse, ma ci proveremo". Altri argomenti affrontati, seppure superficialmente, dal leader del Pd, quello della riforma della Giustizia, della legge elettorale e dello snellimento della burocrazia.

Ma la domenica di Renzi non è trascorsa soltanto "cinguettando" su Twitter. Nel pomeriggio, il Capo del Governo è stato raggiunto telefonicamente da Angela Merkel: la Cancelliera tedesca si è congratulata con Renzi per il nuovo mandato, ha voluto conferme sulla collaborazione tra Italia e Germania per portare avanti il progetto europeo e ha invitato Renzi a Berlino per gli inizi di marzo, prima del vertice che si terrà il 17 marzo nella stessa città tedesca. Anche dall'Israele è giunta una telefonata di "congratulazioni" da parte del premier Benjamin Netanyahu.

Tuttavia, alla vigilia del voto di fiducia, oltre ai grattacapi programmatici, per Renzi ci sono le prime ombre sui "curricula" dei Ministri da lui scelti. In particolare, gli occhi sono puntati su Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo Economico, e su Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro. Per quanto riguarda la Guidi, Stefano Fassina del Pd ha evidenziato come l'azienda di Famiglia (Ducati Energia) abbia dei legami con Enel, Fs e Poste, e sarebbe dunque un Ministro in affari con lo Stato. Invece, su Poletti, i dubbi riguardano la sua presidenza di LegaCoop e Alleanze delle cooperative. La questione è stata in parte chiarita da Delrio, il quale ha affermato che "tutti gli atti che potranno avere un potenziale conflitto d'interesse del ministro Guidi o del ministro Poletti verranno esaminati dal presidente del Consiglio personalmente". Non sarà mica già tempo di rimpasti per il Governo Renzi, ancora prima di aver ottenuto la fiducia dal Parlamento? I pronostici e i numeri sono con il neo - premier, ora la parola spetta ufficialmente a lui, al suo programma e ai parlamentari che decideranno se sostenerlo o meno, tra luci e prime ombre.