Il Governo Renzi è all'opera per stendere il programma e per decidere i nuovi ministri che faranno parte del nuovo esecutivo. I nodi critici rimasti irrisolti dal Governo Letta sono moltissimi e toccano diversi comparti come le Pensioni: dai Quota 96, al tema degli esodati, all'uscita flessibile; per poi passare a temi "etici" altrettanto importanti quali l'amnistia e l'indulto.

Il Governo Renzi dovrà quindi cercare di dare in tempi brevi molte risposte sia in campo previdenziale, (tante, infatti, le categorie di lavoratori rimaste deluse dalla Legge di stabilità e dall'entrata in vigore della Legge Fornero che sposta in avanti i requisiti pensionistici per accedere alla pensione) quanto sul versante sociale.

Vi è una certa urgenza intorno all'approvazione di amnistia e indulto, in quanto la Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo richiede entro maggio condizioni carcerarie più dignitose per i detenuti italiani.

Nel programma di Renzi tra le novità dovrebbero esserci accortezze nei riguardi degli esodati, quei lavoratori privi sia di stipendio che di pensione, per i quali alla Camera dei deputati dovrebbe giungere un decreto ad hoc entro la fine del mese di marzo come annunciato dalla Presidente Boldrini oppure si potrebbe concretizzare la proposta di Tito Boeri sul reddito minimo garantito. Reddito che permetterebbe in primis, appunto agli esodati, di ottenere un assegno pari a 400-500 euro mensili, al fine di ridurre il rischio di caduta in povertà di questi soggetti rimasti privi di reddito proprio a causa dell'entrata in vigore della Legge Fornero e dei diversi requisiti richiesti per raggiungere la pensione.

Altra questione ancora irrisolta che potrebbe vedere giungere novità da Renzi è il comprato dei Quota 96 della scuola, quei lavoratori che pur avendo 61 anni d'età e 35 anni di contributi, non sono riusciti ad andare in pensione per un errore insito nella Legge Fornero, che non ha considerato il differente calendario scolastico rispetto a quello solare.

Ricordiamo che al momento il disegno di Legge Ghizzoni-Marzana è fermo in commissione Bilancio alla Camera.

Per quanto concerne invece l'uscita flessibile le ultime novità del Governo Renzi potrebbero essere positive, specie se la scelta del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ricadesse su Ichino che si è detto favorevole all'introduzione di un meccanismo di flessibilità in uscita con pene ed incentivi come quello proposto da Damiano.

Ricordiamo che l'ipotesi di uscita flessibile proposta da Damiano consentirebbe ai lavoratori di lasciare il lavoro in un'età compresa tra i 62 e i 70 anni, questa flessibilità garantirebbe con buona probabilità un turnover generazionale e potrebbe risolvere la spinosa questione dei lavoratori precoci ed usuranti.

Il Governo Renzi dovrà quindi adoperarsi per inserire all'interno del suo programma punti chiave che portino a risposte concrete sulle pensioni dei Quota 96, per gli esodati e che diano speranze anche ai lavoratori precoci ed usuranti attraverso l'opzione dell'uscita flessibile. Anche i detenuti e le loro famiglie, seppur consce del parere negativo di Renzi su Amnistia e Indulto come risoluzione del sovraffollamento carcerario, restano comunque in attesa almeno di valide soluzioni che consentano una vita dignitosa nelle carceri ai loro cari.