Finalmente Pippo Civati esce allo scoperto ed alza la voce nel Partito Democratico. Almeno questo sembra plausibile dal post pubblicato stamattina sul suo blog dal titolo Quasi quasi fondo il Nuovo Centro Sinistra. Il candidato arrivato terzo alle Primarie di dicembre è stato ieri l'unica voce critica alla Direzione Nazionale e con la sua componente ha votato contro la proposta di Matteo Renzi che ha "licenziato" Letta per prendere il suo posto.

"Recupero una dozzina di senatori. Poi vado da Renzi e gli dico il contrario di quello che propongono Formigoni e Sacconi, oggi sui giornali" ha scritto Civati sul blog.

"Chiedo matrimoni egualitari - ha proseguito lanciando una sorta di proposta programmatica - stop agli F-35, stop al consumo di suolo (magari anche NoTav), reddito minimo, progressività fiscale, conflitto d'interessi, ius soli, legalizzazione delle droghe leggere. E vediamo come va a finire".

Pippo Civati ha raccolto attorno a sé l'area più progressista del Partito Democratico, quella che non disdegna un dialogo col Movimento Cinque Stelle e critica aspramente le larghe intese che hanno portato a Palazzo Chigi prima Enrico Letta e poi Matteo Renzi. Resta da capire se comunque le sue parole sono solo uno sfogo, una finta critica che poi rientra in cambio di qualche poltrona, o se davvero dal "vorrei ma non posso" l'esponente Dem stia per passare ad un'azione decisa contro lo sfascio di un partito sempre più lanciato verso il culto del segretario prossimo a diventare premier.