Pier Carlo Padoan è stato nominato Ministro dell'Economia nel nuovo Governo di Matteo Renzi, ministero senza dubio chiave per capire le linee programmatiche di un Governo e allora proviamo a conoscerlo un po' meglio per capire il suo pensare e il suo operare.

Per capire un uomo credo che il modo migliore è conoscere la sua storia professionale e politica.

Partiamo dalla sua carriera professionale: Docente di Economia presso l'Università La Sapienza di Roma, il College of Europe di Bruges e Varsavia, l'Universite Libre de Bruxelles, l'Università di Urbino, quella di La Plata e l'Università di Tokyo, inoltre ha scritto molte pubblicazione scientifiche in italiano e in inglese.

Decisamente una carriera Accademica di tutto rispetto.

Passiamo agli incarichi Istituzionali: Dal 2001 al 2005 ha ricoperto il ruolo di direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale con responsabilità su Grecia, Portogallo, San Marino, Albania e Timor Est. E qui è giusto riportare un suo pensiero sulla crisi della Grecia quando era il numero due dell'OCSE e suggerì: «C'è necessità che il governo greco adotti una disciplina di bilancio rigorosa e di un continuo sforzo di risanamento dei conti pubblici, condizioni preventive per il varo di misure a sostegno dello sviluppo».Oltre da sottolineare che era responsabile dell'Argentina per conto dello stesso Fondo monetario internazionale nell'anno in cui il Paese sudamericano fece default.

Come accennato precedentemente, nel 2007 Carlo Padoan è stato nominato vice segretario generale dell'OCSE, e nel 2009 diventa capo economista dell'OCSE Organismo del quale è al G20 finanza .Attuale Presidente dell'ISTAT, nominato dal Governo Letta.

Anche questo decisamente una carriera di tutto rispetto, anche se le sigle FMI e OCSE non sono proprio amate dal cittadino comune.

Ora tocca alla politica italiana: nel triennio che va dal 1998 al 2001 Carlo Padoan era consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei Governi Amato e D'alema, fino al 2007 direttore della fondazione ItalianiEuropei di cui Massimo D'Alema è Presidente.

Ora non ci resta che vedere come lavorerà per il Paese.