Matteo Renzi, dopo aver accettato l'incarico a Presidente del Consiglio con riserva dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha dichiarato di volere prendere le redini del Governo e rilanciare l'economia in 4 semplici mosse. Il Sindaco di Firenze avendo ottenuto la Presidenza del Consiglio con riserva, ha già l'idee chiare per rilanciare il Bel Paese. Il piano molto ambizioso è diviso in 4 tappe, cominciando con la riforma elettorale ed istituzionale, meno tasse e tanto lavoro per i giovani. In tre parole: occupazione, semplificazione e tasse.

Ora vediamo in dettaglio le singole tappe: entro il mese corrente (febbraio) si dovrebbe chiudere per la nuova legge elettorale e regimi istituzionali. A marzo, Matteo Renzi farà una riforma che ha tanto a cuore: l'occupazione giovanile con l'abolizione dell'articolo 18 per i tre anni dei nuovi assunti, detassazione degli under 30, creando una collaborazione centrale, che fino a ora spettava alle singole Regioni. La terza tappa del viaggio approda nella Pubblica Amministrazione dove vengano sprecati molti soldi cominciando dalle cause di lavoro che saranno vagliate dai tribunali ordinari non più dai Tar. Inoltre i manager pubblici potranno restare in carica solo 6 anni equiparati a quelli privati.

L'ultima sosta al Fisco, non meno importante, prevedendo meno Irap per le aziende e meno Irpef per i lavoratori dipendenti con veri tagli alla spesa pubblica di almeno 3 o 4 miliardi di euro già da quest'anno.

Non ci resta che aspettare per vedere come andrà a finire, Matteo Renzi troverà la strada spianata o ci sarà qualche tiratore franco a fargli lo sgambetto?

Il piano per rilanciare l'economia in Italia è molto ambizioso, puntando sulla forza lavorativa giovanile che deve essere aperta alla ricerca ed all'innovazione, prendendo spunto da Barack Obama negli USA.

Il piano prevede incentivi per le aziende che dovranno pagare solo la quota previdenziale per ogni giovane assunto ed apportando una novità sensazionale cioè "il contratto a tutele progressive" dove le garanzie dei soggetti crescerebbero in proporzione all'anzianità di servizio ed una rivoluzione nella Pubblica Amministrazione dove vengono fatti tantissimi sprechi volendo apportare le modifiche in due soli mesi. Speriamo che Matteo Renzi non si tiri indietro e che non trovi qualcuno che li metta i bastoni tra le ruote.