La legge elettorale Italicum torna alla Camera dei deputati questo martedì, a partire da allora i deputati hanno venti ore di tempo per votare gli emendamenti e arrivare alla votazione finale. Ci sarà da fare molta attenzione agli emendamenti che arriveranno in primis dalla minoranza del Pd, che (come vuole anche l'Ncd di Alfano) chiedono che la legge elettorale venga collegata alla riforma del nuovo Senato e quindi entri in vigore solo dopo di questa.

Qualcos'altro potrebbe cambiare, però, e sotto la lente d'ingrandimento ci sono sempre gli stessi aspetti: le liste bloccate, le soglie di sbarramento e il premio di maggioranza.

Ecco quali sono i punti principali della legge elettorale Italicum e come potrebbero cambiare.

Legge elettorale Italicum: le soglie di sbarramento

I partiti che corrono in coalizione dovranno superare la soglia del 4,5% per entrare in Parlamento, mentre questa soglia sale all'8% per i partiti che corrono da soli. Quest'ultima è una norma che favorisce il bipolarismo, dal momento che costringe tutti i partiti più piccoli a scegliersi una coalizione con la quale allearsi. C'è anche una soglia di sbarramento per le coalizioni, al 12%. Tra le possibili modifiche, è soprattutto il 4,5% per chi corre in coalizione a essere sotto attacco. Potrebbe scendere al 4%.

Legge elettorale Italicum: il premio di maggioranza

La coalizione che ottiene il 37% conquista il premio di maggioranza.

Ovvero avrà in dote un ulteriore 15% di seggi. Nessuna coalizione, però, può conquistare una maggioranza superiore al 55%. Anche questo punto è suscettibile di modifiche: più si alza la soglia per conquistare il premio di maggioranza, meno la legge rischia di andare incontro a rilievi di incostituzionalità.

Legge elettorale Italicum: il doppio turno

Cosa succede nel caso nessuna delle coalizioni raggiunga il 37% dei voti?

Si va al ballottaggio tra le prime due coalizioni che sono state votate. Due settimane dopo il primo turno. Chi vince otterrà il premio di maggioranza e la possibilità di formare il governo.

Legge elettorale Italicum: la norma Salva Lega

I partiti che hanno una forte connotazione territoriale saranno tutelati, perché quei partiti che non hanno ottenuto il 4,5% dei voti riusciranno ad accedere in Parlamento se riescono a prendere il 9% in almeno tre Regioni. Tra le possibili modifiche spunta anche la norma salva Sel, che mirerebbe al recupero del primo partito della coalizione che non supera la soglia di sbarramento.