Appena insediatasi in viale Trastevere, la neoministra Giannini ha incominciato subito a lanciare messaggi su come e in che modo intende gestire il ministero che Matteo Renzi le ha voluto affidare. Proprio a lei che di Scuola vive.

I messaggi

  • Il primo messaggio lo ha "twittato" ai maturandi . Il bonus maturità, che la sua collega ed ex ministra Maria Chiara Carrozza aveva abolito, introdotto dal precedente ministro Francesco Profumo del governo Monti, verrà ripristinato. " Che la carriera scolastica conti per me è importante, lo studente non deve andare all'Università vergine. Il voto di maturità non è altro che la sintesi che uno ha fatto nei precedenti anni". Afferma sicura delle sue intenzioni. Certamente questa sua prima esternazione non andrà a regime per quest'anno, non solo perché non vi è tempo per poterla attuare ma anche per non cambiare le regole in corso d'opera.

  • Il secondo messaggio lo ha rivolto agli insegnanti, e comunque a tutta l'architettura della scuola media inferiore. "Abbiamo tre cicli di scuola, due funzionano molto bene, uno, quello intermedio, molto meno. La scuola media inferiore è quella che ha bisogno di maggiore attenzione". Afferma ancora, con ostentata sicurezza, lasciando trasparire la sua intenzione di mettere mano a tale istituto scolastico, con provvedimenti volti ad una "renovatio" della scuola media. Ma non dice ancora come.

  • Il terzo messaggio è rivolto alla sperimentazione dei quattro anni dei licei. A tal proposito non si è dichiarata convinta della bontà della sperimentazione in atto in alcuni licei. Ma neanche ha dichiarato quelle che sono le sue reali intenzioni.

  • L'ultimo messaggio (al momento) è rivolto al sistema dei concorsi. Anzi li boccia perchè non risolutivi del problema reclutamento ed anche perchè molto pasticciati. "Le scuole...possono prendere delle decisioni ed assumere chi credono, e poi in base a queste scelte essere valutate".

Insomma le neo ministra dimostra di avere idee chiare e la voglia di fare.

L'importante, dicono gli insegnanti, che le cose partano dal basso con il coinvolgimento di tutti. Guai ad ipotizzare ancora una scuola "ideata" dall'alto, senza il confronto con le parti interessate. Renzi ha messo tra le sue priorità la scuola. Tutto il personale scolastico si dichiara soddisfatto. Si attende solo la prima mossa.