"Occorre un provvedimento di indulto o amnistia contro il sovraffollamento delle carceri". Lo ha ribadito stamattina al Parlamento Europeo il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano che aveva già chiesto solennemente i provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva con il messaggio alle Camere sull'emergenza carceri dell'8 ottobre scorso.

Napolitano a Strasburgo ha naturalmente ricordato la sentenza Torreggiani, "sentenza pilota" con cui la Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per violazione dei diritti fondamentali nelle carceri sottolineando che se l'Italia non provvede a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario sarà costretta dall'Europa a pagare pesanti sanzioni per "centinaia e centinaia di milioni di euro".

Sono infatti numerosi i ricorsi presentati da detenuti italiani e già accolti dalla Corte di Strasburgo che ha più volte sanzionato l'Italia per le condizioni degradanti e inumane nelle carceri in cui sono presenti circa 65.000 detenuti a fronte di 45.000 posti detentivi previsti. Se entro maggio 2014 non vengono ristabilite condizioni civili e dignitose negli istituti penitenziari italiani scatteranno le sanzioni.

L'Italia deve mettersi "in regola sulle condizioni minime di vivibilità nelle carceri - ha detto il Capo dello Stato italiano nel corso del suo terzo e ultimo intervento al Parlamento Europea -. Innanzitutto - ha sottolineato Napolitano - per ragioni etiche.

Se le Camere non ritengono opportuno provvedimenti di amnistia e indulto "trovino altre soluzioni - ha sottolineato Giorgio Napolitano - per adeguarsi alla sentenza della Corte di Strasburgo".

A criticare l'intervento di Napolitano l'europarlamentare Lorenzo Fontana, capo della delegazione della Lega Nord di Matteo Salvini che è fortemente contraria a indulto e amnistia ma anche al decreto svuotacarceri la cui votazione finale è prevista oggi alla Camera.

E mentre prosegue l'esame congiunto dei quattro ddl per indulto e amnistia in commissione Giustizia a Palazzo Madama, dove questa settimana si discute anche la riforma della custodia cautelare che ha avuto il via libera dall'aula di Montecitorio, cresce l'attesa per l'inizio della discussione sul messaggio alle Camere di Napolitano sulla questione carceraria prevista per venerdì 7 febbraio nell'Aula della Camera dei Deputati.