Matteo Renzi si è presentato oggi al Senato per chiedere la fiducia. Il Governo per la prima volta vede tante donne quanti uomini, ha l'età media più bassa di sempre ed un Presidente del Consiglio che non potrebbe sedere nell'aula del Senato dove chiede la fiducia perchè come fatto notare da lui stesso "non ha l'età" essendo ancora 39enne.

Se sarà una vera svolta ce lo dirà il tempo. Oggi Renzi ha annunciato il cambio radicale delle politiche economiche, con alcuni provvedimenti concreti concordati con il neo ministro dell'economia Padoan.

Il primo impegno è quello per lo sblocco totale - non parziale - dei debiti della pubblica amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti.

Il secondo è la costituzione e il sostegno di fondi di garanzia, anche attraverso un rinnovato utilizzo della Cassa depositi e prestiti, per risolvere l'unica reale, importante e fondamentale questione che abbiamo sul tappeto, che è quella delle piccole e medie imprese che non riescono ad accedere al credito.

Il terzo punto, sicuramente il più ambizioso e probabilmente anche il più difficile da realizzare è la riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale, attraverso misure serie e irreversibili, legate alla revisione della spesa.

Ala fine del suo discorso, Renzi ha comunque voluto ribadire con forza la speranza. Troppe le persone che dicono "no, non si può fare, non si riesce a raggiungere il risultato".

Troppe le situazioni in cui ci dicono praticamente tutti, sempre e comunque, che c'è un blocco, che l'Italia non esce dalla crisi, che il mutuo in banca non te lo danno per acquistare casa, che, mentre fai l'apprendista, non hai neanche la possibilità di avere quei soldi che ti servono per mangiarti una pizza e bere una birra.

Renzi si è preso l'impegno di dire a questa generazione che l'Italia vuole diventare il luogo delle opportunità. Che non è rappresentata dalle pari opportunità delle donne al Governo perchè l'opportunità non è pari ma è una sola ed è quella che si sta giocando il Paese.

Con una piena assunzione di responsabilità, per il Presidente del Consiglio deve finire infatti il tempo in cui chi va nei palazzi del potere, poi, tutte le volte trova una scusa.

La speranza chiude il suo discorso "Noi siamo assolutamente certi che, mettendo tutti noi stessi in questa sfida, la possibilità di cambiare è reale, concreta e immediata, purché ciascuno di noi viva il futuro non come un'incognita e purché ciascuno di noi sappia che è il tempo del coraggio e che questo tempo del coraggio non esclude nessuno e non lascia alibi a nessuno."