Tutto come previsto. Il Premier incaricato Matteo Renzi ha concluso le consultazioni e viaggia a vele (più o meno) spiegate verso la costituzione del nuovo governo. Salvo colpi di scena infatti, sabato verrà presentata la squadra di Governo e lunedì si otterrà la fiducia del Parlamento.

La giornata di ieri...

Una giornata molto intensa quella di ieri, che ha visto il Sindaco di Firenze incontrare Berlusconi e Grillo. Prevedibile il secco "No" del leader del Movimento 5 Stelle e chiare le richieste del numero uno di Forza Italia: sì alle riforme insieme ma è necessario rivedere la Costituzione (per dare maggiori poteri al Premier e consentire ad una sola Camera di approvare le leggi) e tassativo lasciare l'Italicum così com'è. E' evidente dunque l'intenzione del Cavaliere di non voler concedere nulla ad Angelino Alfano (Nuovo Centrodestra) per quel che riguarda ad esempio le soglie di sbarramento.


"Sono pienamente convinto che ci siano tutte le condizioni per fare un ottimo lavoro. La maggioranza sarà la stessa che ha sostenuto Letta", ha sottolineato Renzi a Montecitorio al termine degli incontri di ieri, per poi dirigersi verso il Quirinale ed incontrare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Colloquio quello col capo dello Stato, che - come riferito da 'Repubblica.it' - sarebbe stato giudicato molto positivamente dal giovane segretario del PD, secondo quanto riferito da alcuni fonti attendibili.

Ultimo tassello…il ministro dell'Economia

Il nodo principale che resta da sciogliere per formare la nuova squadra di Governo è quello relativo al nome del prossimo Ministro dell'Economia. Da quel che filtra, sembra che l'opzione principale sia quella di affidare l'incarico ad un tecnico: la scelta potrebbe ricadere su uno tra l'ex rettore della Bocconi, Guido Tabellini, e l'ex vicedirettore Ocse, Pier Carlo Padoan, da poco all'Istat.

Le prime mosse in programma

Per prima di tutto si procederà al taglio dei costi della politica. A seguire si lavorerà sulle riforme costituzionali ed istituzionali. A marzo quindi, si affronterà uno dei temi più cari alle attuali generazioni e a quelle future: il lavoro. Tra aprile e maggio, sarà la volta del fisco, della pubblica amministrazione e della giustizia. Infine, a luglio, ci si preparerà per l'appuntamento del semestre europeo al fine di avanzare le richieste necessarie per tutelare al meglio il nostro Paese.