Renzi governa se lo vuole il Nuovo Centro Destra. E' questo l'Alfano pensiero secondo cui prima di ogni accordo politico bisogna rispettare la linea del suo partito.

Il premier incaricato sta scoprendo in queste ore che governare non sarà facile soprattutto perché ad esercitare il proprio veto ci penseranno Alfano e i suoi alleati, i quali, in caduta libera nei sondaggi elettorali, temono di essere schiacciati dalla leadership renziana e quella di Berlusconi che pure, fino a qualche tempo fa, non sembrava una minaccia.

Nelle ultime ore si va predisponendo un puzzle non di facile soluzione per l'ex sindaco di Firenze il quale si è visto recapitare la "lista della spesa" proprio dalla stampella del governo Letta: il Nuovo Centro Destra di Alfano.

Nonostante i proclami degli esponenti del centro destra ma anche dello staff di Renzi, la formazione del governo sta portando non pochi problemi.

Innanzitutto l'aver perso due ministeri su cinque non va bene agli ex pidiellini i quali ora invocano prima la riforma del Senato e solo in un secondo momento la riforma elettorale. Proprio su questo tema, gli ex azzurri vogliono far pesare agli uomini del Pd, l'accordo raggiunto prima con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e successivamente portato in Parlamento per la discussione.

Ma il nodo non è solo sulle riforme e sui ministeri. Pare infatti che l'ex segretario del Pdl Angelino Alfano tema la doppia maggioranza che si è, difatto, manifestata con il cambio Letta - Renzi.

Esisterebbe infatti una maggioranza parlamentare che è la stessa di lettiana memoria ed una maggioranza ombra ma nei fatti prettamente politica (di fatto più forte ndr) che è quella dell'asse Renzi - Berlusconi.

Il timore di aver affrettato lo strappo con il leader di Forza Italia e la paura di finire come Gianfranco Fini, sono temi che sono sul tavolo della nuova formazione di centro destra e che, nella formazione del nuovo governo, creeranno non pochi problemi sulla strada delle riforme tanto utili quanto necessarie alla crescita economica e sociale dell'Italia.

Renzi per il momento tace, ma sotto la cenere qualcosa si muove.