E' ufficiale Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze, dopo aver accettato con riserva l'incarico di premier ha redatto la lista dei ministri dopo il colloquio col presidente della Repubblica Napolitano e prestato giuramento.


Ecco i ministri e rispettivi ministeri con portafoglio: Ministero dell'Ambiente: Gianluca Galletti, Ministero della Cultura: Dario Franceschini, Ministero della Difesa: Roberta Pinotti, Ministero dell'Economia: Pier Carlo Padoan, Ministero degli Esteri: Federica Mogherini, Ministero della Giustizia: Andrea Orlando, Ministero dell'Infrastrutture e trasporti: Maurizio Lupi, Ministero dell'Interno: Angelino Alfano,Ministero dell'Istruzione: Stefania Giannini Ministero del Lavoro e politiche sociali: Giuliano Poletti, Ministero delle Politiche Agricole: Maurizio Martina, Ministero dello Sviluppo Economico: Federica Guidi, Ministero della Salute: Beatrice Lorenzin.


Congedato Letta ora tocca a Renzi. Il suo ribaltone non è piaciuto a nessuno davvero, ma si spera in meglio per il bene di tutti. Letta ha fatto un ottimo lavoro, ma indugiato troppo e non è riuscito a fare quei passi rivoluzionari che servivano al paese.


Il merito del premier uscente aver riportato il paese sulla retta via, senza il rigore di Monti e con uno spread all'entrata di Renzi di livelli bassissimi. A Letta è mancato il coraggio di fare scelte per l'occupazione e di dare un taglio netto ai privilegi di vecchia data dei politici che sulla pelle dei cittadini vogliono tenere un tenore di vita che non si può più concedere.


Quello che ci si auspica da Renzi? Che si occupi di Lavoro, Sanità, Giustizia e Istruzione.


La situazione è disperata, di giorni fa la storia dell'imprenditore suicidatosi perché perseguito dall'Ispettorato del Lavoro e minacciato che se non regolarizzava la moglie, che lavorava nella sua pizzeria, gli avrebbero chiuso l'attività. Non sarà stato quello il motivo del suicidio ma quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Le imprese sono al collasso.


Il lavoro nero è una piaga da debellare per il bene di tutti, i controlli latitano le leggi ci sono ma non si applicano o si applicano male, si tratta di un malcostume diffuso, nei franchising di molte città, in supermercati, in fabbriche ( basti ricordare le due fabbriche incendiante piene di cinesi che lavoravano in nero).


La Giustizia è lenta, non funziona, tribunali senza giudici, che rimandano tra l'altro cause per anni mentre i cittadini aspettano che i loro piccoli ma anche grandi problemi (si pensi ai reati penali, alle invalidità, alle separazioni, che durano anni e anni) si risolvano.


In genere ogni tipo di sentenza, dalla più banale alla più difficile e complessa, può portare i cittadini allo sbando per l'incapacità e la lentezza o la corruzione dell'apparato giudiziario, in molti casi, niente affatto consono a svolgere il compito che riveste.


La Sanità altro tema dolente, ospedali al collasso e strutture chiuse nonostante la necessità di cure e di più sedi e più personale medico e para-medico che è una necessità per la salvezza della vita delle persone e ridurre i costi e non gli sprechi della sanità.


E l'Istruzione cosa si farà per i precari e la scuola?


I settori statali sono stati trascinati in un girone infernale dantesco da politici (parlamentari, assessori regionali ecc.) per non rinunciare a privilegi. La disoccupazione è aumentata notevolmente anziché pensare a chi non ce la fa a sopravvivere hanno tolto a chi aveva poco per non togliere a chi aveva troppo.