Angelino Alfano, dalla convention degli amministratori del Nuovo Centrodestra a Roma, contrattacca Forza Italia e Silvio Berlusconi

Il punto di vista di Berlusconi - Il cavaliere, in Sardegna, per le elezioni amministrative, venerdì scorso ha giudicato l'attività del Nuovo Centrodestra di Alfano, e la scissione da loro voluta, in questi termini: con la trasformazione si sarebbero trasformati nella "stampella del governo della sinistra con i loro 30 voti al Senato". Berlusconi così ha definito quindi il ruolo del Nuovo Centrodestra di Alfano "quello degli utili idioti della sinistra, che li usa quando gli servono e poi gli dà una pedata".

Berlusconi, nel suo discorso, pur evitando di nominare Angelino Alfano, si è così riferito: "... ho dato al partito e a chi c'era dentro tutto quello di cui aveva bisogno…posti di prestigio. Qualcuno era stato fatto ministro della Giustizia a 38 anni, segretario del partito a 40 anni, ministro dell'Interno a 42 anni. Io avevo bisogno del mio partito per andare dal capo dello Stato e dire: Se non finite questa mascalzonata della mia decadenza facciamo finire il governo. No, hanno fatto una scissione".

La replica di Alfano - Il vicepremier uscente del governo Letta non ha voluto evitare sabato - mentre festeggiava i tre mesi dalla nascita del Ncd - di replicare alle parole del Cavaliere, che ha definito irriconoscibile, per la rabbia ed il rancore esternato nei suoi confronti.

Angelino Alfano ha risposto a nome del Nuovo Centrodestra, alle affermazioni di Berlusconi, asserendo di sentirsi davvero distanti da Forza Italia "dal suo modo di concepire la politica e dalla violenza nel trattare" e che Forza Italia sarebbe passata dal 38% al 22% di consensi, "a forza di trattare male".

Ha proseguito duramente Angelino Alfano: "Silvio Berlusconi si è circondato in questi anni di troppi inutili idioti", i quali ultimi sarebbero responsabili di aver "rovinato il sogno di Berlusconi.

Conclude quindi così Alfano:"Il Ncd farà la rivoluzione liberale".

Alfano ha criticato dunque Forza Italia e i governi di Berlusconi; Angelino considera opportuno che questi spieghino perchè hanno perso riguardo all'oppressione fiscale e tributaria - ha altresì citato quella giudiziaria -, e chiede che Forza Italia riconosca gli errori commessi negli ultimi venti anni.

Ha parlato di rancore del cavaliere contro di lui, che invece sarebbe stato sempre leale, ed ha chiesto di smettere gli insulti, volgendo la sua attenzione alle riforme, piuttosto che a quella che lui ritiene rischi di diventare una "sfida di rancore".

In questo frangente i politici fedeli al cavaliere e a Forza Italia accusano Alfano di avere indebolito fortemente il centro destra liberale.

In questi giorni di consultazioni e di trattativa per la partecipazione di Ncd al primo governo Renzi, la posta in gioco è alta, si deciderà il futuro del Nuovo centrodestra. Futuro che si presenta oggi incerto, il Ncd con l'Italicum potrebbe rischiare lo schiacciamento. Il Nuovo centrodestra non condivide infatti la soglia di sbarramento del 12%, così come è ad ora prevista nella bozza di legge.

Alfano si è richiamato anche al governo che sta per nascere, mettendo in guardia Renzi dalla sua sinistra, perchè, a giudizio di Angelino, è quella che potrebbe frenare le riforme.

Cresce intanto la distanza tra Alfano e Berlusconi.