Amnistia e Indulto 2014 sono al bivio decisivo: il dibattito è rovente ormai da alcune settimane ma il termometro toccherà picchi mai visti stasera, quando si voterà la fiducia alla Camera sul decreto svuota carceri. Ad aver posto la questione di fiducia il governo, ‘necessaria - ha dichiarato Il ministro dei rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini - dopo le modifiche effettuate al provvedimento da parte della Commissione’.



Il decreto svuota carceri rappresenta la via principale che conduce ad Amnistia e Indulto 2014 ma non è affatto scontata la fiducia: M5S e Lega Nord hanno già annunciato che non voteranno il provvedimento perché rischia di fare clamorosi regali alla Mafia (regali per la verità già in parte recapiti a boss ed esponenti di Cosa Nostra), mentre Sel farà lo stesso ma per il motivo opposto. Il testo, stando alla valutazione del partito di sinistra, è infatti stato eccessivamente depotenziato, con ciò costituendosi come ‘uno strumento per allontanarsi dall’Europa e non per avvicinarsi’. Stasera insomma si conoscerà l’esito di una votazione, quella sul decreto svuota carceri, che si preannuncia tutt’altro che scontata.

Amnistia e Indulto 2014: un detenuto di Genova si cuce la bocca col fil di ferro, 815 carcerati con 436 posti letto a disposizione

Mentre il dibattito su Amnistia e Indulto 2014 ferve, nella casa circondariale di Marassi si è consumato l’ennesimo fatto di cronaca, con un detenuto che approfittando di un pezzo di fil di ferro abbandonato sul pavimento del cortile durante l’ora d’aria ha voluto richiamare l’attenzione cucendosi la bocca.



L’uomo, Baghouri Zied, condannato a 30 anni di carcere perché ha assassinato la sua compagna con 16 coltellate, ha poi tentato di uccidersi senza successo: il gesto estremo è stato condotto per richiamare l’attenzione sulle condizioni di detenzione del luogo, dove a fronte di 436 posti letto sono stipati più di 800 detenuti.



Baghouri Zied è il quarto detenuto dall’inizio di gennaio a compiere questo gesto, in pratica un detenuto di Marassi ogni dieci giorni si è cucito le labbra col ferro. Episodi come questi riaccendono i riflettori sulla necessità di dar corso ad Amnistia e Indulto 2014, anche e soprattutto per loro, i detenuti, che pur avendo sbagliato e commesso dei reati sono chiamati ad essere ‘rieducati’ e non a divenire esseri privi di dignità o rispetto per se stessi.



Come accennato, il voto sul decreto svuota carceri è uno dei banchi di prova decisivi per giungere all’approvazione di Amnistia e Indulto 2014: staremo a vedere che cosa accadrà.