Oggi presentiamo e cerchiamo di commentare alcuni dati di unsondaggio politico ed elettorale Demos, commissionato dal notoquotidiano la Repubblica, che, più che presentare dati con le intenzioni divoto, discute proprio il rapporto tra cittadini e istituzioni, per comprenderefin dove stanno giungendo le contraddizioni della nostra fasepolitico-economica. Dati interedssanti riguardano soprattutto Giorgio Napolitano, il governo Letta e più genericamente lafiducia nei partiti e nella politica.

Sondaggi politici eelettorali: calo di fiducia per Giorgio Napolitano

Il caso di GiorgioNapolitano è particolarmente paradigmatico.

Se c'è un'istituzione nella qualegli italiani si sono sempre rispecchiati è stata quella del Presidente dellaRepubblica. Quello che ha sottolineato ilsondaggio politico ed elettorale è un crollonella fiducia in Giorgio Napolitano. Se l'anno precedente questa fiduciasuperava il 40%, attestandosi sul 41%, quest'anno si è scesi addirittura al 24%. Probabilmente Giorgio Napolitanopaga il suo interventismo politico e le campagna di Forza Italia e delMovimento 5 Stelle.

Sondaggi politici eelettorali: la democrazia può funzionare senza partiti?

Un altro dato interessante riguarda la risposta che gliitaliani hanno dato alla domanda se una democrazia può funzionare senzapartiti. Nel 2008 la risposta era stata affermativa soltanto per il 42% degliintervistati, a conclusione del 2013 è il 48,5%a ritenere che si possa fare a meno deipartiti.

Insomma, anche i partiti come istituzione politica sono sempre dipiù delegittimati.

Sondaggi politici eelettorali: la fiducia nella magistratura

Un'altra domanda molto interessante per quanto riguardaquesto sondaggio politico elettorale è quella che riguarda la fiducia nellaMagistratura. Se ai tempi diTangentopoli il 70% degli intervistati concordava con l'operato delgiudici, oggi si tratta soltanto del 40%.Dopo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo i partiti, anchela Magistratura sembra perdere colpi.

Sondaggi politici eelettorali: più servizi o meno tasse?

Un'altra domanda molto interessante che è stata posta al campione intervistato daDemos per il sondaggio politico edelettorale di la Repubblica, è quello se si preferiscono più servizi ewelfare state o meno tasse. Anche qui il dato comparativo è fondamentale:soltanto nel 2005 il 54% degli intervistati richiedeva maggiori servizi e spesapubblica, oggi, a conclusione del 2013, il70% degli intervistati non ha dubbi, preferisce che diminuiscano le tasse.

Sondaggi politici eelettorali: disillusione nei confronti del governo Letta

Le ultime dichiarazioni del capo del governo Enrico Letta erano state volte a dare fiducia agliitaliani. Aveva infatti dichiarato che, seppure a fatica, l'Italia sta uscendodalla crisi e che il 2014 sarà l'inizio della ripresa. Il sondaggio politico ed elettorale Demos contraddice assolutamente ilgoverno Letta: circa il 60% delcampione intervistato è convinto che la crisi durerà almeno altri due anni eaddirittura il 70% è convinto chesia inutile fare progetti per il futuro, perché per il momento il futuro nonesiste.