Il M5S continua imperterrito la sua battaglia contro il Capo dello Stato 'Napolitano' e questa volta è stato invocato l'impeachment per il Presidente della Repubblica con l'accusa di aver alterato il sistema costituzionale.

Il presunto reato di attentato alla Costituzione, di cui l'articolo 90 della Costituzione, verrà probabilmente formalizzato già domani 31 gennaio 2014, ma Napolitano ha già dichiarato alla stampa di non avere alcuna paura in quanto è assolutamente certo di non aver consumato tale reato, dichiarando anche che "La richiesta del M5S deve continuare a fare il suo corso".

L'atto in questione, sarà principalmente fondato sul presunto coinvolgimento del Presidente nelle intercettazioni sul caso Stato-mafia. Inoltre, per rincalare la dose, i Cinque Stelle hanno oggi diffuso sul web un nuovo sondaggio a risposta multipla in cui ben il 61% dei votanti ha confermato che il fatto più grave imputato a Napolitano è proprio quello riguardante la "richiesta di distruzione delle intercettazioni tra il Presidente della Repubblica e Nicola Mancino sui presunti accordi Stato-Mafia".

Un'accusa che ha superato di molto poco quella riguardante sempre il Presidente quando era ministro dell'Interno ove non denunciò la situazione riguardante la Terra dei Fuochi, votata dal 59% dei partecipanti al sondaggio di oggi.

Una questione probabilmente ancora più grave perché può essere considerata anche come un crimine contro l'umanità, soprattutto perché l'inquinamento da diossina dei terreni è molto pericoloso in quanto vengono introdotte delle sostanze tossiche nella catena alimentare degli animali da allevamento, che possono poi raggiungere anche l'uomo, come ad esempio la mozzarella di bufala campana.