Con qualche ora di ritardo, il testo di quella che dovrebbe diventare la nuova legge elettorale promossa da Renzi e frutto dei colloqui tra lo stesso segretario Pd ed altri partiti (in primis Forza Italia di Silvio Berlusconi), è stato presentato in Commissione Affari costituzionali alla Camera.



Il testo dell’Italicum, così Matteo Renzi ha definito la legge elettorale, è approdato in ritardo per via di alcune correzioni apportate nel tardo pomeriggio; a tenere in particolare banco la norma sulla distribuzione dei seggi in Parlamento, che ha costretto il professor D’Alimonte a rivedere tutto il meccanismo matematico che ne sottende il funzionamento.

Il testo della legge elettorale è così approdato in Commissione intorno alle ore 20.00.

Legge elettorale, presentato il testo: non c’è il ‘salva Lega’ e niente preferenze, Renzi incassa il primo si

Il testo presentato non include grandi novità rispetto alla precedente stesura, quella che per intendersi ha scatenato il dibattito nella direzione del Pd portando Gianno Cuperlo a dimettersi dalla presidenza; niente ‘salva Lega’ - la norma che avrebbe consentito al partito di Salvini di entrare in Parlamento anche senza aver raggiunto la soglia del 5% attualmente prevista dalle soglie di sbarramento - e niente preferenze: regge dunque l’impianto della prima stesura concordata da Renzi e Berlusconi, con la presenza di liste bloccate e composte da 4 o 5 candidati ad essere sopravvissuta a critiche e richieste di modifica. Il primo passo perché la legge elettorale vede la luce è dunque compiuto.



Dal deposito del testo ci sono a disposizione 48 ore per presentare emendamenti, dopo di che, se tutto verrà confermato, il 29 gennaio inizierà la discussione in Parlamento che dovrebbe decretare l’approvazione della tanto attesa legge elettorale.



Certo i no sono tanti, a cominciare dall’ala minoritaria del Pd che faceva capo a Cuperlo, passando per il NCD (che ha sì firmato la bozza di legge elettorale ma che si ribellerebbe nel caso il ‘salva Lega’ venisse ripresentato, come paventato da molti, sottoforma di emendamento) e arrivando sino al M5S, che ha nel frattempo diffuso l’esito del sondaggio online lanciato nella giornata di ieri da Beppe Grillo; le ‘urne’ virtuali sono rimaste aperte dalle 10.00 alle 19.00 e gli elettori  votanti (32.847 in tutto) hanno scelto il proporzionale (ad esprimere questa preferenza oltre 20.000 unità). Grillo ha fatto sapere che prenderà in considerazione l’opinione espressa dagli elettori in vista della proposta di legge elettorale che il M5S presenterà entro la fine di gennaio.



Procede in definitiva spedito l’iter che condurrà alla nuova legge elettorale e dunque alla risoluzione di una delle questioni più controverse che il Governo Letta è chiamato ad affrontare in questo inizio 2014. Altro caso spinoso quello legato alla riforma della giustizia e all’iter che dovrebbe portare all’approvazione di amnistia e indulto; il tempo stringe e a maggio l’Italia dovrà presentare il pacchetto di riforme adottato per risolvere il problema del sovraffollamento carceri.