Amnistia e indultoanimano il dibattito politico in questi giorni insieme alle riforma della giustizia e al decretosvuotacarceri.

"Io sarei favorevole a misure di clemenza coerenti con le modifiche strutturali che ilparlamento ha approvato e sta approvando in materia penale", ha detto ildeputato e responsabile Giustizia di Sceltacivica Andrea Mazziotti, che èanche componente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio. "Penso– ha detto oggi Mazziotti in un'intervista a Radio Radicale - a provvedimenti diclemenza circoscritti alle condotte più lievi, ad esempio i reati minori inmateria di sostanze stupefacenti, per cui le nuove norme tendono ad escludere olimitare il ricorso al carcere.

Sono molto meno favorevole – ha aggiunto ilresponsabile Giustizia di Scelta civica - ad amnistia o indulto generalizzati".

"La giustizia va riformata per garantire certezza dellapena, del recupero delle persone detenute e depenalizzazione. I passi avantiche stiamo finalmente compiendo in questo nuovo anno in tema di Giustizia, apartire dalla riforma della custodia cautelare, sono importanti", ha dichiaratoil deputato del Pd Sandro Gozi, cheè anche presidente della delegazione italiana al Consiglio d'Europa che aspettarisposte dall'Italia entro il maggio 2014 contro il sovraffollamento nellecarceri.

"Dobbiamo proseguire su questa strada e lavorare per unariforma profonda della giustizia italiana, tra le più condannate d'Europa, checomprende anche l'abolizione di leggi come la Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi",ha detto Gozzi commentando la relazione del ministro della Giustizia AnnamariaCancellieri oggi alla Camera sull'amministrazione della giustizia in Italia nel2013 e i nuovi progetti per il 2014.

"Ma tutto questo, come lo stesso ministro ha affermato chiaramente,vale per il futuro e non basta – ha aggiunto il deputato democratico esprimendouna posizione contraria a quella del segretario del Pd Matteo Renzi - a far cessarele gravi violazioni dei diritti fondamentali per le quali l'Italia è stata condannatae messa in mora.

Senza un provvedimento mirato di amnistia e indulto - più volte chiestoanche dal presidente della Repubblica Napolitano - da aggiungere alle riforme della Giustizia in corso non potremorispettare la scadenza del 28 maggio 2014 e rischiamo di iniziare il semestredi presidenza italiana del Consiglio dell'UnioneEuropea in uno stato di grave illegalità.

Se vogliamo promuovere l'Europadei diritti dobbiamo cominciare a rispettare i diritti riconosciuti dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione europea dei diritti umani".

"Ogni volta che sipresenta il problema del sovraffollamento carcerario – ha detto il segretariogenerale Ugl Giovanni Centrella, inun'intervista trasmessa dalla Ugl Tv - l'unica soluzione che si trova e' quelladi un indulto. Ma se non si percorrono altre strade non si arriverà mai allarisoluzione di questo grande problema".