Si sa, in tempi di spending reviewsi è molto più sensibili ai conti, ogni cosa ha il suo peso, e si èmolto più attenti nel guardare da vicino i vari sprechi che in unmodo o nell'altro negli ultimi anni hanno contribuito ad accrescereil famigerato debito pubblico.

Delle ultime finanziarie diquesti ultimi due anni ci si ricorda, infatti, che non c'è organocostituzionale, ente locale e servizio pubblico, come scuola, sanitàe servizi comunali, che non abbia visto ridursi il proprio budget peralleggerire la pesante macchina statale, troppo dispendiosa anche peri burocrati di Bruxelles, sempre pronti, come anche la cronaca degliultimi tempi racconta, a "farci le pulci".

Eppure, come segnala ilgiornale di Maurizio Belpietro, Libero, ci si accorge tuttaviache non proprio tutte le realtà dello Stato hanno visto tagliarsi ipropri "averi"; è il caso della famigerata classe dei Magistrati,parte, com'è noto a tutti, di infinite polemiche negli ultimivent'anni tra potere dello Stato e potere giudiziario, una polemicache a posteriori per molti, data la contingenza dei gravi problemiche hanno colpito il paese, ha avuto il torto di aver impeditoimportanti politiche per questioni sociali che scongiurassero unacosì violenta crisi. Se si leggono infatti i dati del bilancio diprevisione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)relativo al 2014 si nota che per l'anno che verrà, più che unalleggerimento della spesa dell'organo di Stato, è già previstol'aumento della spesa; rispetto al 2013 la spesa del CSM cresceràper un equivalente del 34%.

Le spese che il CSM potrà effettuareil prossimo anno sono pari infatti a circa 44 milioni di euro, 12milioni in più rispetto all'anno che si appresta a chiudersi. Chi èabituato alla politica, conosce bene quelle che sono le posizioni ele considerazioni del giornale di Belpietro nei riguardi del poteredelle "toghe", ma non può comunque rimanere inosservato al pubblico,sopratutto in una fase storica come quella attuale caratterizzatadall'incremento della povertà tra le fasce sociali, il fatto che alCSM, come scrive Libero: "Basta elencare le proprie esigenze,senza porsi il problema di contenere il budget; anzi, arrotondandoogni voce per eccesso che il ministro del Tesoro, poi, provvede astaccare l'assegno, senza battere ciglio".

Certamente parlaredi "giustizia" rappresenta una questione molto sottile, persinofilosoficamente, figuriamoci quindi nella sua pratica, e nonsorprendono quindi più di tanto le "giustificazioni" della Magistratura che sostengono la necessità delle proprie spese perevitare al paese rischi come il terrorismo, iltraffico di droga o la criminalità organizzata, una ragione che ilCsm difende con indubbia certezza, e a cui diamo infatti merito.

Macome giustificare tuttavia, si chiede Libero, le tante spese che conla giustizia hanno poco a che vedere? Come giustificare, infatti, unesborso superiore del 20% rispetto al 2013 per il cosiddetto "Assegnodei componenti"? E sopratutto, si chiedeBelpietro, come giustificare il rialzo della spesaper viaggi all'estero pari al 37% in più rispetto al 2013? Una questione questa a cui le "toghe" hanno risposto adducendo un accrescimento delle attività diindagine all'estero; una realtà, spiega il quotidiano, che coinvolgetuttavia per sua natura anche magistrati segretari. Il loro rimborsospese è previsto crescere da 34mila a 110mila euro, il 224% in piùrispetto all'anno che si va a chiudere. Non solo, ma è già statorendicontato l'aumento per la previdenzaintegrativa, l'assicurazione sanitaria e la formazione deidipendenti, per un equivalente del 48% in piùrispetto al 2013, da 885mila a 1,31 milioni complessivi.

Tra le spese è previsto anche l'aumento dei "buonipasto", per i quali sono già stati messi inbilancio 370mila euro, per un aumento rispetto al 2013 del 10%.Curioso anche il fatto che, nonostante la certificata riduzione dellaspesa dell'energia elettrica, il CSM abbia inserito nel bilancio unaumento della spesa pari al 51% in più rispetto al 2013, per unequivalente di 550mila euro. Insomma, se è vero che un po' tutte leparti tirano la cinghia, si chiede Libero, perchè la giustizia "èpiù uguale rispetto agli altri"?