Un colpo alla mafia ed ai suoi ricatti: è in quest'otticache si inquadra il "sì" odierno della Commissione Giustizia del Senato sultesto che ha introdotto il reato di "votodi scambio", modificando l'articolo 416 ter del Codice Penale.



Il Senato ha inoltre ritenuto opportuno alzare la pena da 7 a 12 anni di carcere rispetto al testo che era stato approvatoalla Camera dei Deputati che prevedeva pene da 4 a 10.



Il perno su cui si impianta l'intervento del Parlamento è il concetto di "altrautilità" che il politico darebbe in cambio del voto in luogo del mero scambiodi denaro di cui parlava prima la norma.





Inoltre è stato introdotto il principio della sanzionabilità del politico che "simette a disposizione" di un'associazione di stampo mafioso, favorendone leattività.



Hanno votato favorevolmente tutti i partiti eccezione fatta per Forza Italia eGal.



Sarcastico il commento di Michele Giarrusso, parlamentare del Movimento CinqueStelle. Dalla sua pagina Facebook il senatore se l'è presa con l'onorevoleCesaro, eletto con il PDL e ora Forza Italia: "Sarà un caso ma alla bouvette del Senato èstato avvistato "Giggino a purpetta" alias il deputato Cesaro,attualmente inquisito per voto di scambio".



L'intervento del Legislatore, doveroso secondo ipiù, arriva in un momento di particolare sfiducia verso la politica con leinfiltrazioni della mafia che ormai sono un dato acclarato anche nel nord delPaese, in particolare in Lombardia, dove si sono registrati proprio quest'anno iprimi scioglimenti di comuni a causa di convivenze con la criminalitàorganizzata.