Continua ad accendersi la discussione riguardante i provvedimenti di indulto e amnistia auspicati a più riprese dalle figure più alte dello Stato e da diversi esponenti della politica: i continui moniti di Napolitano, dettosi preoccupato dalle condizioni di degrado in cui vertono le carceri italiane, la lotta del Partito Radicale che per il giorno di Natale ha organizzato una marcia a Roma per invocare un intervento urgente da parte dell'esecutivo.

Non mancano le voci contrarie ma il ministro Cancellieri è convinta della bontà di una misura di questo tipo.

Secondo il numero della Giustizia è del Parlamento la responsabilità di seguire le indicazioni del Presidente della Repubblica ed effettuare questo genere di interventi straordinari: 'Una simile scelta - dice la Cancellieri - non sarebbe un fuoco di paglia, ma un buon viatico per la riforma del sistema penale e penitenziario cui legislativo ed esecutivo stanno concordemente concorrendo'.

Ancora più deciso l'intervento giunto in queste ore da parte dello stesso Presidente Napolitano che in una lettera rivolta alla segretaria dei Radicali Rita Bernardini ha voluto ribadire la propria preoccupazione per le condizione drammatiche in cui si trovano le carceri italiane. Il capo dello Stato ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per la Marcia di Natale sull'amnistia: provvedimento definito urgente e necessario per evitare che la dignità dei carcerati venga umiliata in luoghi di detenzione che nulla hanno a che vedere con la funzione rieducativa per cui si sconta una pena.

L'auspicio di Napolitano è che una soluzione possa trovarsi all'inizio del 2014, prima del termine dell'8 maggio fissato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per effettuare la riduzione del sovraffollamento delle prigioni e mettere in atto provvedimenti di clemenza generale.