Si è tenuto lunedì 16 dicembre il tradizionale discorso di Natale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle alte cariche dello Stato.

Il Presidente ha invitato il governo ad essere attento alle problematiche di tutti i ceti sociali e, soprattutto, ad essere sensibile al problema del lavoro. Le imprese italiane infatti sono sull'orlo del collasso, masse di lavoratori sono rimasti senza lavoro o in Cassa Integrazione e i giovani disoccupati hanno raggiunto una percentuale preoccupante. In particolare "la massima attenzione va data a quanti non sono raggiunti da risposte al loro disagio: categorie, gruppi, persone, che possono farsi coinvolgere in proteste indiscriminate e violente".

Napolitano ha fatto notare che finalmente si è registrato un arresto della caduta del PIL ma che la  strada per la ripresa è ancora lunga e tortuosa. Per continuare sulla giusta via, il Presidente ha invitato le Camere ad affermare un clima di confronto civile e fruttuoso e ha ricordato al premier Enrico Letta che la fiducia da lui ricevuta è basato su un patto di coalizione per tutto il 2014.

Si è poi rivolto direttamente a Forza Italia, affinché mantenga l'impegno per le riforme, diversamente andrebbe meno il progresso stesso della nazione. Riguardo a Silvio Berlusconi e alla sua condanna per frode fiscale, è stato invitato dal Presidente della Repubblica a non pensare a colpi di Stato o a disegni oscuri delle alte istituzioni.

Infine non poteva mancare un accenno alle condizioni delle carceri italiane che sono state oggetto di sanzioni da parte dell'Unione Europea. Il Presidente ha invitato il governo a una veloce riforma che risolva il problema del sovraffollamento una volta per tutte.