Occupano il vertice dell’agenda politica da ormai alcuni mesi ma al momento non sembra imminente un accordo politico tra le parti: stiamo parlando di amnistia e indulto, due temi fra i più caldi di questo fine 2013 che siamo certi occuperanno buona parte dei programmi governativi anche nel 2014.

Amnistia e indulto 2013-2014: la marcia di Roma

Per il terzo anno consecutivo i Radicali hanno capeggiato una marcia tenutasi a Roma nel giorno di Natale per sostenere i due provvedimenti costituti da amnistia e indulto; radunatisi a Piazza Pia intorno alle 9,30 del mattino, i manifestanti hanno sfilato lungo le vie della città capitolina passando per Piazza San Pietro e per il Ministero della Giustizia di via Arenula. L’evento ha costituto l’occasione per ribadire con forza il ‘si’ ad amnistia e indulto incoraggiandone in particolare lo spirito e il significato di fondo: rendere le carceri più vivibili per far si che il periodo di detenzione possa davvero diventare rieducativo e correttivo dell’individuo. Tra i tanti promotori della manifestazione anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Amnistia e indulto 2013-2014: il Presidente Napolitano spinge, Letta d’accordo ma Renzi dice no

Nella stessa giornata di ieri, il Presidente Giorgio Napolitano ha espresso tutto il proprio sostegno ai Radicali, massimi promotori della marcia di Roma: ‘Amnistia e indulto sono provvedimenti necessari e urgenti, e in occasione dello svolgimento della III Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà, organizzata per il giorno di Natale dai Radicali italiani, desidero esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa che intende riproporre all’attenzione dell’opinione pubblica temi così importanti’.



Il capo dello Stato ha più volte ribadito la necessità di adottare le due misure per ottemperare alle richieste provenienti dall’Europa (entro maggio 2014 l’Italia dovrà presentare dei risultati concreti), e anche il Premier Enrico Letta si è più volte detto pronto: ‘Con il dl emergenza carceri dell'altro giorno il governo ha fatto un primo passo importante - ha dichiarato il Presidente del Consiglio nella giornata di ieri - questo senza alcun pregiudizio per la sicurezza dei cittadini; è responsabilità delle Camere dare corso o meno ad amnistia e indulto, ma il governo farà la sua parte’.



Nel frattempo, il 23 dicembre scorso, il nuovo decreto ‘scuota carceri’ è ufficialmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, atto che ne ha sancito l’entrata in vigore.



A tanti pareri favorevoli fanno però da contraltare altrettanti pareri negativi, su tutti quello del segretario del Pd Matteo Renzi: ‘pessimo esempio per giovani’, ‘cattivo monito per le generazioni future’, ‘atto amorale e irresponsabile’ sono alcune delle argomentazioni usate dal rottamatore per apostrofare amnistia e indulto. La portata dei due provvedimenti implica un accordo diffuso tra le parti ma all’orizzonte non si palesa nulla di simile.