Il paese è in gravissime difficoltà economiche, mancano prospettive di maggiore occupazione. Di fronte ad una occasione palese di nuove possibilità di lavoro stiamo a farci domande? Solleviamo dubbi?

Lo smantellamento della Costa Concordia potrà e dovrà essere assolutamente fatto in Italia. Tre sono  i porti dove possibile è farlo, dopo che Palermo si è reso non più disponibile: a Civitavecchia a Piombino o Genova.  Il costo dello smaltimento certamente va tenuto presente e quindi va ricercata la soluzione meno costosa. Questa condizione imprescindibile esclude Civitavecchia che ha  presentato un conto esageratamente salato (200 milioni di dollari)  il doppio dei costi preventivati da Piombino e Genova (circa 100 milioni di dollari).

La Turchia ha presentato un preventivo costi di soli 40 milioni di dollari. Tale preventivo non va neppure preso in considerazione. E' assolutamente impensabile che questi lavori non siano affidati ad un porto italiano. I turchi non danno certamente le garanzie di poter realizzare le attività di smaltimento con le attenzioni ed il rispetto dei regolamenti internazionali vigenti contro l'inquinamento ambientale che possiamo garantire noi italiani (ecco i motivi dei minori costi della Turchia). Si è accennato al problema del trascinamento della nave, adducendo al fatto che per portare la nave a Piombino per lo smantellamento servirebbe un giorno di navigazione, mentre per portarla a Genova ne servirebbero cinque.

Piombino non dispone pero' di un bacino sufficiente. In ogni caso la soluzione dovrà essere italiana!

Immaginare che questa demolizione possa avvenire fuori dai confini del nostro paese, ci riempie di profonda amarezza e se ciò accadesse, sarebbe, per la nostra gente, un'occasione di lavoro persa. Capiamo benissimo che l'armatore faccia solo conti di carattere economico, ma se è un rischio trascinare la nave a Piombino o a Genova, non ci pare che la Turchia sia più vicina.

Inoltre non dimentichiamo che ci siamo sorbiti noi il galleggiamento della nave al Giglio con tutto i relativi oneri costi e disguidi. Non dimentichiamo l'immagine negativa data di noi italiani dal capitano Schettino, immagine che ha girato tutto il mondo.

Il raddrizzamento della Costa Concordia, avvenuto tra lunedì 16 settembre e martedì 17 settembre 2013, è stato un progetto ingegneristico mai realizzato prima e che ha interessato i media di tutto il mondo rilanciando l'immagine dell'Italia e sopra tutto della grande capacità delle maestranze italiane.

Ora i lavori di smantellamento spettano alla nostra gente pertanto le autorità italiane debbono pretendere che i vantaggi, in termini di occupazione, siano a beneficio degli italiani. Ne abbiamo tutti i diritti, i mezzi e le capacità! Che ne dite?