Riforma Pensioni 2014: la vicenda esodati rimane ilnodo principale, intanto a muoversi concretamente in questo campo restano soloi leghisti che cercano di raccogliere le firme per l’abolizione della Fornero.Interviene sulla riforma pensioni 2014 anche la vice della vicepresidente delSenato Valeria Fedeli (Pd): "Serve un nuovo pattogenerazionale", questo avvenuto a margine del congresso Spi-Cgil.

Monta la protesta degli esodati

Il gruppo meglio organizzato dei famosi esodati ha organizzato una manifestazione davanti aMontecitorio, come già annunciato da tempo su diversi blog nazionali.

Glisfortunati lavoratori che hanno pagato per intero il biglietto per la pensionecon anni di lavoro, si trovano oggi difronte ad un muro legale che non si puòaggirare senza un intervento politico. Tra le fila della protesta della Retedei comitati esodati si sono affacciati solo alcuni esponenti della Lega nordche cercano di mettere il cappello su un testo unico esodati, presentato allacamere, in particolare Massimiliano Fedriga in commissione lavoro alla Cameraha manifestato la vicinanza del suo partito. D’altra parte si spera che ladiscussione alla Camera avvenga il prima possibile, perché il rischio è che tratanti testi unici che tutti i partiti cercano di trasformare in spot elettoralesi facciano passare gli anni necessari a pensionare di vecchiaia tuttigli esodati.

Le riforme pensioni 2014 il ritardo

Gli esodati sono al centro del dibattito politico incommissione lavoro della camera, ma a quanto pare nella stessa commissione nonsi trova un riassunto, che sia il più condiviso possibile. Il testo unico sugliesodati è il titolo che, a quanto si apprende ora, è stato usato sia dal Pd chedalla Lega per due testi diversi, e non è detto che le altre minoranze non stianolavorando ad un testo proprio, e questo comporta uno scontro politico in cui apagare restano solo gli esodati.

Il problema è che alle dichiarazioni nonseguono i fatti, insomma non si arriva al voto in parlamento, perché in questomomento il governo ha scalendarizzato tutto il programma di votazione che deveessere ripristinato. Il risultato è che le riforme pensioni restano cartascritta, e se anche dovessero arrivare alla prima lettura alla camera non èdetto che siano votate entro questo anno, fermo restando che il pericolo dielezioni anticipate rischierebbe di far slittare pericolosamente in avanti itempi per una soluzione.