Un esercito si aggira per l'Italia: si tratta del 40 per cento di elettori che non trova rappresentanza nell'attuale offerta di partiti e movimenti.

Ad analizzare i sondaggi, s'intuisce come il fenomeno sia particolarmente presente a sinistra, dove, al fisiologico zoccolo duro di scontenti di professione, si aggiungono le file degli orfani di rappresentanza.

Molti dei voti che avevano trovato ospitalità nel Movimento 5 Stelle, sono delusi dalla tattica parlamentare distruttiva dei grillini. Chi sperava di poter costruire qualcosa di nuovo, torna a guardarsi intorno.

Come si guardano intorno i simpatizzanti delle correnti di sinistra del Pd. I vari Cuperlo, Civati e Fassina, pur contestando la linea politica di Renzi, volta a conquistare consensi nell'area del centro-destra, sembrano frenati dalla vecchia concezione massimalista del "partito prima di tutto".

Partito che sembra a sua volta concentrato, insieme al segretario, sul ruolo di guida del governo.

Il senso di abbandono di questi elettori di sinistra è ancora più evidente in Campania, dove si è già reso palese nelle ultime elezioni amministrative, con la conquista del comune di Napoli da parte dell'outsider Gianni De Magistris.

Il caso di Portici

L'esperienza di De Magistris non è rimasta isolata; sono molte le realtà della regione hanno visto fiorire liste civiche sganciate dai partiti.

Tra queste, Portici, grosso comune alle porte del capoluogo, dove un gruppo di cittadini si propone come laboratorio politico dove sperimentare un'idea rinnovata di Sinistra, che parta dal basso, dalle istanze dei cittadini.

La novità del movimento sta già nel nome, "Sinistra Civica Città Vesuviana", vale a dire una lista civica che si colloca con decisione a sinistra, contrariamente alla dichiarata neutralità delle liste civiche come le avevamo finora conosciute.

Il riferimento alla Città Vesuviana, inoltre, è quanto mai attuale, viste le novità che porterà nelle amministrazioni la riforma del Titolo V della Costituzione, in particolare con la possibilità, da parte dei comuni, di mettere insieme le forze per meglio organizzare i servizi ai cittadini.

Portici, infatti, è solo uno dei comuni che si estendono ai piedi del Vesuvio senza soluzione di continuità.

Un'area di oltre un milione di abitanti complessivi che sente il bisogno di organizzarsi dal basso per contribuire a quel cambiamento che recuperi i valori di uguaglianza e solidarietà, che i partiti tradizionali non sembrano in grado di soddisfare. Una organizzazione che parte dal basso per dire "qualcosa di sinistra".

I numerosi contatti sul sito del movimento, fin dai primi giorni della sua costituzione, testimoniano le dimensioni del prossimo fenomeno dell'associazionismo politico con cui i partiti, in particolare quelli della sinistra, dovranno fare i conti.

Esaurita la fase di aggregazione della protesta, che ha toccato il suo culmine con l'exploit di Grillo, è fisiologico il passaggio alla fase di costruzione, ed i nascenti movimenti civici di sinistra sono il primo segnale.