Forza Italia è stata data perspacciata numerose volte, e tutte le volte come l’araba fenice èrisorta dalle proprie ceneri. E’ vero, è stata molto aiutata dalPD e da Napolitano che già in occasione dell’ultima crisi che haportato alle dimissioni di Berlusconi, hanno pensato bene di nonandare alle elezioni subito, mettendo Monti al governo e dando iltempo all’ex cavaliere di riprendersi, ma di fatto la base diconsenso di Forza Italia era sempre lì, inamovibile, pronta a essereriattizzata con l'ultima trovata di Berlusconi.

E’questo il punto: la base sociale che sostiene Berlusconi, un tempodefinita maggioranza silenziosa, da sempre serbatoio delle DC e poidi Forza Italia, linfa vitale di un conservatorismo senza peli sullostomaco, sempre disposto a contrabbandare voti con impunità, pane edanche circenses, quella base sociale costituisce una riserva diconsenso sufficiente, con qualche artificio, a mantenere il poteremolto a lungo.

Berlusconi come i suoi predecessori democristiani èstato il garante di un sistema di “libertà” che faceva comodo amolti. La libertà di farsi gli affari propri. Oggi l’aria ècambiata, lo sciacallo sente puzza di carcassa in putrefazione eannusa l'aria. Non che quella libertà sia tanto minacciata, ma cambia di marca.

Non che Renzi sia il massimo, ma ha saputo incarnarel’idea dell’ineluttabilità del cambiamento unitoall’immarcescibile gattopardismo che cambia tutto per non cambiareniente ed ora è pronto per prendere il testimone di Forza Italia per correre sempre più veloce. E allora viva Renzi, vessillo di quel senso frainteso dilibertà di fare i propri comodi. Viva Renzi perché non se la menatroppo sulle tasse, vola basso sulla corruzione, per la quale uncompromesso ci sta bene.

Viva Renzi che ci da una mano a licenziarequando occorre e mantenere l’esercito di riserva dei precari, eviva Renzi che quando ci vuole sa fare anche la voce grossa con laMerkel se serve, ma senza fare tropo sconquasso, hai visto mai che imercati si offendano.

Come fu per l'Unità d'Italia, quando moltiborboni saltarono sul carro dei piemontesi, così oggi moltiberlusconiani che hanno capito che niente è eterno e che tutto sitrasforma senza cambiare la sostanza, saltano sul carro di Renzi.

Eil popolo berlusconiano plebeo, quello che non evade, che non sigiova della corruzione, che non fa patti coi mafiosi? A quello lo stesso vabenissimo Renzi, perché in fondo è un Berlusconi 2.0 e per quantotamarra sia anche la plebe si rinnova.

Ma di questa situazione siavvantaggerà molto anche Grillo, poiché molti degli elettori dipancia di Berlusconi seriamente infuriati, che non hanno alcunaintenzione di votare Renzi potranno sfogare il loro malumore conGrillo, che come politico le canta anche meglio di Berlusconi eperlopiù dice pure cose giuste. Insomma Forza Renzi, con un occhio aGrillo.