La Magistratura Amministrativa e gli alti livelli dei Ministeri hanno creato una casta in grado di bloccare, ritardare, persino indirizzare, ogni iniziativa dei governi. Tra Palazzo Spada (sede del Consiglio di Stato) e via Venti Settembre (sede del ministero dell'Economia) si muovono i vertici dei due massimi organi della burocrazia italiana. La casta della burocrazia soffoca e annienta il mondo politico ed economico, mette a rischio il benessere della gente.

Questi enti amministrativi, da semplici settori di amministrazione dello Stato, quali erano una ventina d'anni fa, si sono trasformati in occulti e veri poteri dello Stato, incidendo sulle decisioni ed attività governative.

I personaggi che guidano questi enti sono ben noti: hanno tutti un nome e cognome. Solitamente durano, scambiandosi vicendevolmente i ruoli, sino a che giungono alla pensione, ed hanno lauti guadagni. Hanno sino ad oggi portato risultati positivi? Guardando la loro assoluta incapacità di organizzare modernamente lo Stato, la gessatura burocratica imposta ai cittadini alle aziende private e pubbliche, possiamo affermare no!

Ci sono due uffici che vanno riformati e resi organi amministrativi senza poteri di decisione o veto, sono la Ragioneria dello Stato (che emette i suoi bollini verdi o rossi per approvare o respingere) e il dipartimento Finanza che ha la parola finale su ogni decisioni che comporta variazioni sulle entrate di bilancio.

È prossimo un nuovo passaggio generazionale nei vertici di questi apparati ma i nuovi emergenti non ci fanno ben sperare.

Il Mef (ministero economia e finanza) non fa politica economica, fa solo politica contabile e non collabora mai con i ministri per reperire le coperture finanziarie necessarie. Basterebbe spostare capitoli di spesa da una destinazione inutile (fermiamoci qui) a destinazioni socialmente ed economicamente utili.

Le soluzioni proposte da questi burocrati sono sempre e soltanto due: tagliare i costi eliminando servizi e prestazioni dove è facile (quindi sempre a discapito della gente comune) ed aumentare sempre le tasse o inventarsene di nuove (sempre sulle spalle della gente comune o a carico delle piccole attività commerciali ed artigianali).

Il muro dei tecnicismi dei giureconsulti è il motore dell'infernale macchina burocratica dello Stato. I nemici di questi burocrati sono due: la trasparenza e la semplificazione. La trasparenza toglierebbe loro il monopolio delle competenze e la semplificazione ridurrebbe lo spazio dei loro interventi! La ripresa economica non potrà prescindere dalla riorganizzazione dell'apparato amministrativo dello Stato.