La prima risorsa economica di uno Stato è la sana gestione del bilancio. Il nostro Paese si trova in brutte condizioni economico-finanziarie principalmente per il forte debito che lo affligge. Sino a ieri tutto ciò che era pubblico era spesso considerato una "diligenza" da assaltare. Tutti gli scandali e gli sprechi che stanno emergendo lo testimoniano abbondantemente. Ora è giunto il momento di invertire la marcia. Mai come in questo momento si avverte la necessità di gestire le scarse risorse statali con parsimonia ed efficienza massima. Cari pubblici amministratori Il motto che il cittadino pretende di rispettare alla lettera è: <<Usare la diligenza del buon padre di famiglia>>.

Il Mef (Ministero dell'Economia e delle finanze) ha cominciato con il "tagliare" i mega stipendi dei manager, vediamo come.

A seconda dell'importanza per il Paese, delle dimensioni, del fatturato e dell'impegno del lavoro gestionale, sono state stabilite tre fasce (livelli) per i nuovi tetti dei compensi dei top managers. Il tetto del livello più alto (primo) non potrà superare il compenso riservato al Presidente della Corte di Cassazione ( 311.658,53 euro annui lordi per l'Amministratore delegato e 93.497,56 per il Presidente). Rientrano in questo livello: RAI, Anas, Invimit (Investimenti immobiliari italiani).

Per il secondo livello il tetto è pari all'80% del primo (249.326,82 euro annui lordi per l'A.D.

e 74.798,05 per il Presidente). Vi rientrano: Coni Servizi, Consap, Enav, ecc.

Per la terza ed ultima fascia il tetto è pari alla metà del primo (155.829,27 euro annui lordi per l'A.D e 76.748,78 per il Presidente). Vi appartengono: Arcus, Istituto luce, Italia lavoro, Studiare sviluppo, ecc.

Da questi provvedimenti sono esclusi i manager delle S.p.A.

controllate dallo Stato (Enel, Eni, Finmeccanica, Ferrovie, Poste) i cui Consigli di Amministrazione sono gli unici che possono deliberare sui compensi dei manager. Noi rimaniamo fiduciosi che opereranno in merito appena possibile e, chi non lo farà, sarà cacciato, vero Ministro Padoan?

Decorrenza: dal 1° aprile 2014 (Che bel pesce per i top managers!).

Questa vera e propria "rivoluzione copernicana" è, si spera, solo l'inizio di una moralizzazione molto più ampia di cui il nostro Paese ha terribilmente bisogno. È vero chi ben comincia è a metà dell'opera! Ma il Presidente Renzi ed i suoi alleati riusciranno ad avere la forza per continuare sulla strada tracciata?. Il cittadino indignato lo spera.