Sono stanco di vedere e sentire i mass media nazionali che si lanciano in sperticate allocuzioni contro decreti salva Roma e affini.

Stanco di veder scivolare quest'Italia tanto bella verso un baratro senza un vero leader e senza veder risollevate le sorti di un Paese con potenzialità enormi ma gestito da dilettanti.

Sì dilettanti allo sbaraglio. Dilettanti che da giovani hanno fatto carriera in seno a grossi partiti, checché se ne dica in Italia ci sono stati solo e sempre due partiti uno di centro ( Dc o FI) e uno di sinistra ( PCI, PD) e fare carriera partendo dal loro interno iniziando con l'attaccar manifesti, manifestando poi una passione nel conoscere il PC scrivendo slogan e manifesti , sprigionando con il passare degli anni anche capacità di favella tanto da diventare spin doctor di qualcuno "importante" poi ricompensato, se riconosciuto "enfant prodige" con una poltrona di assessore, prima poi sindaco poi e magari se scintillanti su poltrone di sottosegretario o ministro.

Ecco Sindaco, questa parola mi fa tremare i polsi. Un Sindaco dovrebbe essere per la sua città un deus ex machina che arriva e salva la situazione disastrosa della precedente gestione. Pensando a dare nuove opportunità di lavoro e sincera apertura verso i propri cittadini .Così asseriscono tutti durante la propria vincente campagna elettorale. Poi appena eletti si accorgono che la loro ricetta magica s'infrange con la burocrazia del comune e la quantià di problemi che non conoscevano prima, anche se erano stati assessori o semplici consiglieri.

La cosa più semplice che fanno tutti quelli di sinistra è aiutare i ROM con case e agevolazioni, quelli di destra dare il via alla costruzione di mega centri commerciali che saranno poi fonte d'impiego solo per extra comunitari prima come manovali poi come lavoratori .Questi percorsi mentali mi lasciano ancora perplesso e senza capire un perché.

Pensare al lavoratore italiano, lamentoso e sindacalizzato è una noia.

Meglio cercare i propri voti tra professori, la sinistra, mentre la destra tra l'imprenditori e pensioni.

La terra di mezzo dei giovani e ultra40 enni senza lavoro non interessa.

In Italia tutti possono diventare sindaco, tanto alla campagna elettorale ci pensa il partito, con il sostegno della manovalanza dei giovani virgulti che si avvicinano alla politica di avere la speranza magari di avere un lavoro futuro, e pare che essere un politico sia più figo di essere un regista, si cucca di più.

Per non dimenticare la loro campagna elettorale la paghiamo noi con i vari rimborsi elettorali.

Ritornando al Sindaco oggi tutti possono aspirare a fare il Sindaco, basta saper andar in bici (guai ad non avere una foto mentre vai in bicicletta meglio se elettrica), gridare di essere migliore del fascista di prima, piangere fondi al Sindaco d'Italia, minacciandolo nei casi più gravi di far fare una figuraccia all'Italia intera chiudendo per fallimento una delle Capitali del Mondo.

Vergogna.

Chi deve diventare Sindaco, prima e vera fonte di salvezza dei cittadini, deve essere una persona preparata, saggia e responsabile, meglio se apartitica. Un figlio del popolo che lavora per il popolo e non prezzolati dilettanti allo sbaraglio.