Ciò che stupisce, dopo anni di politica governativa promettente e bugiarda, è che gli italiani ci credano ancora. Mastro Renzi, l'innovatore, l'intrepido sfidante delle mille italiche sventure, nel breve termine, ha collezionato un numero non indifferente di risultati quanto meno discutibili. Si provi a fare mente locale.

Secondo il più classico manuale Cencelli (alla faccia degli inciuci, verso i quali si era sempre rivoltato, prima di diventare Presidente del Consiglio) Renzi ha nominato una squadra di sottosegretari nella quale, oltre alla discutibile competenza, per alcuni, emerge pure un'imbarazzante situazione giudiziaria.

Sono bastati pochi giorni dall'incarico che già uno di costoro si è dovuto dimettere. A tal proposito si ricordi la veemenza del Matteo nazionale quando (anche legittimamente), in nome dell'etica politica, insisteva affinchè l'ex ministro della giustizia Cancellieri si dimettesse dall'incarico. Ma si sa, i due pesi e due misure in politica spopolano, soprattutto tra i cosiddetti leaderissimi.

Non si capisce poi perchè i contribuenti italiani, in epoca di crisi, debbano pagare la maternità di un ministro nominato all'ottavo mese di gravidanza. Se il ministro in questione poi è quello addetto alla semplificazione della pubblica amministrazione è ancor più lecito esprimere dubbi sulla compatibilità delle mansioni richieste dal ruolo con la condizione (e non certo per breve tempo) della persona che lo riveste.

Non si parli poi di tassazione che, secondo le magiche formule ed i fantasmagorici espedienti contabili del druido Renzi, sarebbe dovuta calare. Ne sono prove la Tasi risparmiata alla chiesa cattolica ed il contestuale aumento delle aliquote per i semplici cittadini dello stato cosiddetto laico, così come il recentissimo aumento delle accise della benzina, senza battere un colpo per evitarlo.

Se, infine, si pensa all'Italicum si ha l'idea di una proposta di legge ellettorale che mira non tanto all'interesse dei cittadini, ma a quello delle parti politiche in causa, con meccanismi che affondano le radici più nelle schermaglie tra le fazioni che nel rispetto degli elettori.

Se il buongiorno si vede dal mattino, gli italiani possono stare sereni. Letta docet.