Tante promesse circa le pensioni e la Quota 96 da parte del nuovo governo Renzi, ma alla fine siamo ancora ad una situazione di stallo.

Perché parliamo così?

Se fino a qualche settimana, prima dell'entrata del nuovo governo Renzi, si pensava si poter giungere ad una soluzione per i pensionandi appartenenti alla Quota 96 (scuola), oggi tutto è di nuovo tutto un'incertezza.

Rientrano nella categoria della quota 96 gli insegnanti che prima della riforma Fornero avevano diritto di andare in pensione sulla base della cosiddetta quota 96, mentre dopo non più.

L'unico requisito richiesto prima della riforma Fornero era possedere l'età anagrafica di 60 o 61 anni e 35 o 36 anni di servizio (per un totale di 96), ma con l'entrata della nuova normativa, circa 9.000 insegnanti non hanno più diritto di accedere alla pensione.

Il nuovo Governo Renzi arriva e blocca di nuovo i Quota 96

Il nuovo testo della Ghizzoni stava per essere discusso in riunione della Commissione Bilancio per consentire a 4mila appartenenti alla Quota 96 di andare in pensione a settembre, ma mentre si attendeva la decisione definitiva è arrivato il nuovo governo Renzi e tutto si è bloccato nuovamente. Lo stesso testo toccava anche la questione dei lavoratori che nel 2011 erano in congedo straordinario o avevano usufruito della Legge 104.

Nuovo governo Renzi: Quota 96 in protesta

Prendono quindi di nuovo il via le proteste e le richieste da parte del Comitato per le Pensioni scuola dei Quota 96 per ottenere dal governo risposte concrete.

Il governo lamenta carenza di fondi, ma gli esponenti del comitato sostengono che i fondi necessari si possono trovare e che il problema è che nessuno si è mossi per cercarli.

Delusione dietro delusione sul tema pensioni: il nuovo Governo Renzi porterà il cambiamento tanto atteso e risolverà la questione una volta per tutte?