Sono passate poche ore dall'incontro (o forse dovremmo dire "scontro") tra Matteo Renzi e Beppe Grillo nell'ambito delle consultazioni per la creazione del nuovo Governo.

Quale sarebbe stato l'esito lo si era intuito fin dalle prime battute, con Renzi che esordiva con un poco rassicurante "noi non vogliamo chiedervi alcuna alleanza né alcun voto di fiducia" e Grillo, che non aspettava altro, che ha colto la palla al balzo e non lo ha più fatto parlare. Un copione già scritto, insomma.

In quell'aula c'era però anche una persona dalla quale non ci saremmo aspettati che si sarebbe limitato a fare da "spalla" a Grillo.

Una persona che finora si è distinta per capacità, educazione e senso dello Stato, al di là della bandiera pentastellata che pure sventola con evidente fierezza. Parliamo di Luigi Di Maio, 27enne Vice-Presidente della Camera dei Deputati.

A lui, e per analogia ad Alessandro Di Battista - anch'egli apprezzata figura del panorama dal Movimento 5 Stelle, tanto da essere da più parti indicato come possibile premier in caso di vittoria elettorale del M5S - vorremmo porgere 10 domande, 10 dubbi ai quali presumiamo che l'italiano medio che segue la politica vorrebbe avere una risposta.

1) Prima dell'avvento in Parlamento il M5S veniva visto come una truppa di giovani presi a caso su internet e mandati allo sbaraglio sotto la guida del novello Brancaleone, Beppe Grillo.

Col tempo gli italiani, soprattutto i sostenitori del M5S, hanno imparato a conoscervi ed apprezzarvi. Perché, dunque oggi alle consultazioni c'era Grillo e non Di Battista con Di Maio?

2) Perché Di Maio, che pure era presente, non ha avuto la possibilità di interagire e dire la sua all'interno di una situazione che ha già dimostrato di essere perfettamente in grado di gestire?

3) Non ritenete che sia stato un autogol, soprattutto nell'ottica delle vostra risaputa coerenza, che un pregiudicato (seppur per un reato decisamente diverso rispetto a quelli per i quali è stato condannato Berlusconi) sia andato alle consultazioni?

4) Non sareste ritenuti in grado di affrontare la consultazione con Renzi senza la presenza di Grillo?

5) Ritenete che il M5S sia pronto per emanciparsi dal portavoce Grillo, e se no come mai? Quando riterrete che ciò possa accadere?

6) Non credete che dopo tanta fatica fatta per dare ai cittadini un'idea educata e competente del M5S, la "piazzata" di Grillo alle consultazioni possa aver in qualche modo vanificato il vostro lavoro?

7) Non ritenete che incontrando Renzi e non lasciandolo parlare, il M5S abbia in qualche modo "tradito" la richiesta fatta dalla maggioranza degli iscritto al Movimento che aveva richiesto di partecipare alla consultazione con Renzi?

8) La votazione per il SI o il NO alle consultazioni con Renzi ha fornito all'esterno l'idea di un M5S abbastanza spaccato tra chi vorrebbe una maggior apertura verso un dialogo con i partiti e chi invece ne vuole restare completamente a distanza.

È così o secondo voi anche chi ha chiesto la partecipazione alla consultazione con Renzi lo ha fatto proprio per esplicitare anche lì il dissenso?

9) Oggi per l'ennesima volta il senatore Luis Orellana ha preso pubblicamente le distanze dalla politica del Movimento. Lo ha fatto, oltretutto, non tramite i canali classici del Movimento bensì affidando le proprie impressioni ad un'Agenzia di stampa. È pensabile un'espulsione di Orellana dal Movimento 5 Stelle?

10) La vostra presenza in TV è stata sempre apprezzata e ben vista anche da chi non segue e/o non appoggia il M5S. Tuttavia le vostre presenze sono sempre abbastanza centellinate. In futuro vi vedremo di più anche in televisione oppure no?

Con meritata stima.