Dal vocabolario Garzanti della lingua italiana si rileva che "gradualità" significa "il procedere per gradi". Dobbiamo prendere atto che il nostro Governo ha riscoperto una parola che il precedente esecutivo, e tutti i partiti che votarono la legge Fornero, avevano cancellato dal loro lessico.

Infatti, quando si trattò di fare cassa con le Pensioni, sconvolgendo la vita a tanti lavoratori e lavoratrici prossime al meritato riposo, in 24 ore si allungò l'attesa di tanti anche di 4-5 anni ed oltre.

Invece, ora che si doveva decidere come intervenire sul vergognoso persistere del finanziamento pubblico ai partiti (già sconfitto col referendum e fatto rinascere indipendentemente della volontà degli italiani), Letta, peraltro in buona compagnia, ha dovuto ammettere che non si poteva in una sola soluzione togliere linfa vitale alla casta e che, quindi, si doveva agire con gradualità, stimando in 4 anni un tempo ragionevole perché i partiti potessero organizzarsi.

Quindi, come da titolo, "finanziamento" batte "pensionandi" 4 a 0.

Poi, però, mentre per quelli senza lavoro né pensione si procede a spizzichi e bocconi con mini-provvedimenti tampone, vergognosi ed offensivi per chi ha versato contributi per 40 anni ed oltre, per i "poveri" partiti ecco pronta la soluzione: un bel 2 per mille che i contribuenti potranno devolvere al loro partito preferito.

Il "prodotto" sarà sicuramente di gradimento dei maggiori raggruppamenti, specie di quelli con una radicata organizzazione sul territorio, che potranno contare sulla numerosità delle rispettive basi e sull'appoggio, peraltro legittimo, dei tanti patronati e centri di assistenza fiscale cui da quelle controparti sono stati assicurati, nel tempo, laute prebende.

In questo senso, pare logico attendersi le remore e le rimostranze di quelle organizzazioni più leggere e con base giovane, spesso prive perfino della capacità reddituale che dà diritto all'espressione di volontà.

Visto che il Governo ha riscoperto la parola "gradualità", sarà ora lecito attendersi una revisione della vituperata legge Fornero, nell'ottica del quanto meno parziale recupero di una maggiore equità e del rispetto dei patti con i lavoratori contribuenti?

Forse, tanto per cominciare, uno dei modi potrebbe essere, nel frattempo, rispondere alla procedura di infrazione aperta dall'UE per discriminazione di genere, allineando gli uomini sul limite dei 41 anni e 6 mesi già previsto per le donne.

Poi, da cosa nasce cosa, migliorando la congiuntura, forse i nostri politici troveranno anche il modo di rendere ai lavoratori tutto quanto ingiustamente sottratto dal governo Monti (ma anche da tutti i partiti che quella legge votarono).

D'altro canto, un senza reddito che diventa pensionato poi potrà destinare il 2 per mille ai partiti: meditate, politici, meditate.