Lo sciopero dei 'Forconi', nato come protesta popolare contro le tasse e la crisi economica che sta attanagliando il nostro Paese, sta assumendo gradualmente un ruolo politico.

Infatti, l'intervento di Beppe Grillo e del Movimento Cinque Stelle al fianco dei manifestanti ha scatenato dibattiti e polemiche: in particolar modo, l'invito del comico genovese rivolto a Polizia, Carabinieri ed Esercito italiano a non prendere provvedimenti disciplinari nei confronti degli agenti che hanno dimostrato la propria solidarietà alla classe scioperante, ha suscitato vibranti proteste di carattere politico sia da parte del Partito Democratico (sempre più partito anti-Forconi), sia da parte dello schieramento di Angelino Alfano.

Naturalmente, la protesta ha diversi punti in comune con le ideologie "grilline" ed era quindi inevitabile che Beppe Grillo cogliesse la palla al balzo per scagliarsi, ancora una volta, contro il Governo Letta: dura la reazione degli esponenti del Pd che parlano di tentativo eversivo, di dichiarazioni irresponsabili, fino alle minacce mafiose, menzionate dal deputato di sinistra, Davide Mattiello.

Il sindaco di Torino, Piero Fassino del PD, ha avuto un duro scontro con il leader del Movimento dei Forconi, Martino Morsello, accusandolo di fomentare un "fenomeno ribellistico che sta danneggiando i cittadini"; anche il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha deciso di adottare delle urgenti misure di sicurezza per evitare che la situazione possa degenerare in ulteriori e più gravi disordini.