Che ci sia un problema in Italia con le carceri e lasituazione dei detenuti, questo è fuor di dubbio. Che l'amnistia e l'indultosiano un problema da affrontare seriamente per questa Italia del 2013, anche.Un tempo lo scrittore russo Dostoevskijdiceva che il livello di civiltà di un paese si misura a partire dallecondizioni in cui si trovano le carceri e i detenuti. Se noi volessimo seguirelo schema interpretativo dello scrittore dovremmo dire ancora una volta chel'Italia non è un paese civile.

Ecco che allora, su spinta del Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano, si èlavorato intorno a un decreto svuotacarceri, il quale non smette di suscitare polemiche.

Ecco la manifestazionee le motivazioni dei Radicali sul tema dell'amnistia e dell'indulto.

Amnistia e indulto2013: la marcia dei Radicali e le loro motivazioni

Sia sa che i Radicali portano avanti una battaglia diciviltà per le condizioni delle carceri e dei detenuti da moltissimo tempo. Nonè soltanto oggi che Marco Pannellaha deciso di abbracciare la causa dell'indultoe dell'amnistia e ancor di piùquella della dignità di colui che è detenuto.

Il problema che ha mosso lamanifestazione del 25 dicembre, guidata dai Radicali ma a cui hanno partecipatovarie sigle, dai sindacati di polizia penitenziaria a sindaci di cittàimportanti, è quello del sovraffollamentocarcerario e di come questo non possa essere affrontato soltanto attraversodecreti che, mediante amnistia e indulto,svuotano le carceri all'improvviso.

Ciò che si chiede è una riforma dell'intero sistema penale.

Amnistia e indulto2013: non solo svuotare le carceri, ma nuove norme e una penalità più giusta

I Radicali sono convinti che sia necessaria una rivoluzione di civiltà nel nostropaese e che non soltanto attraverso indultoe amnistia è possibile risolvere la situazione.

Il motivo è semplicissimo,con la nostra penalità le carceri si riempirebbero nuovamente in poco tempo. Siparla allora di giustizia e penalità, di come siano necessarie norme chedepenalizzano molti reati minori e la necessità di trovare nuove forme di penaalternative a quelle della reclusione in carcere.

Amnistia e indulto2013: ecco le proposte concrete

Possiamo allora riassumere quali sono state le proposte concrete chesono venute fuori dalla manifestazione sull'indulto e l'amnistia e che risultano essere un passo in avantianche rispetto alle indicazioni di Giorgio Napolitano.

Una vera riforma della giustizia dovrebbe prevedere misure di provaper un allargamento delle misure alternative alla detenzione, lo scontare lepene nel paese di origine di colui che è stato dichiarato colpevole, poi, esoprattutto, la depenalizzazione di tutta una serie di fattispecie di reato,infine, altro elemento fondamentale, la drastica riduzione del ricorso allacustodia cautelare in carcere.

Per i Radicali e per coloro che sono convintidella necessità di questo tipo di riforme, si tratta di una battaglia diciviltà, ancor prima che una battaglia politica. Ma sarà come sempre il giocodi pesi e contrappesi politici a delineare le forme che assumerà la soluzione aquesto annoso problema.