Recentemente sono sempre più numerosii commenti indignati che si leggono in rete riguardanti il“trattamento di favore” che il governo italiano riservaagli immigrati. Commenti tratti da articoli o gossip spesso di taglioclamoroso o scandalistico e riportati con l'accompagnamento, speciesu facebook, con fotografie o fotomontaggi completi dididascalie dal forte impatto accusatorio.

Considerato che ilproblema dell'immigrazione in Italia è un fatto che ha assuntolivelli allarmanti e considerato che la stessa Italia, per suacollocazione geografica è la testa di ponte per i flussimigratori che giungono principalmente dall'Africa e dal MedioOriente, non si può fare a meno di notare come questo fenomeno, avolte ingigantito da una certa forma di “stampa”, sta assumendole caratteristiche di una vera e propria xenofobia.

Icittadini del “Bel Paese” si sentono scavalcati dalleagevolazioni che ricevono i migranti stigmatizzando non solol'ingiustizia sociale dei provvedimenti, ma anche i costi elevati chetale assistenza comporta. Tutto vero e sacrosanto, ma non con questopossiamo evitare di cercare i motivi concreti che stanno dietro atutto questo: innanzitutto la maggior parte dei profughi sono personeche fuggono da situazioni di guerre e guerre civili (Turchia,Siria, Egitto per citare quelle più vicine a noi) e che il gapculturale che esiste tra noi europei e il mondo musulmano è tuttoradifficile da colmare.

Purtroppo, tanto per citare alcuni esempi, sidà grande rilevanza ad un caso di stupro commesso da un extracomunitario e questo ci fa mettere in secondo piano la mattanza didonne indifese vittime dei propri amanti, mariti, compagni italiani;siamo infastiditi dai venditori ambulanti che turbano le nostre vacanze almare, ma non consideriamo gli abusivi dell'evasione fiscale che civendono un gelato a prezzi esorbitanti senza emettere scontrino o,peggio ancora, tutti i casi di concussione o corruzione che stendonoun'ombra di sospetto (se non certezza, alle volte) sui nostrirappresentanti istituzionali.

Poche sono le cose legate al caso,soprattutto in politica: “divide et impera” e pare che sia quelloche sta avvenendo in Italia e forse in Europa dove sembra che lapolitica voglia metterci “homo homini lupus”. Prima digiudicare siamo disposti a cercare a fondo nella nostra coscienza?