Mentre l'Italia va a rotoli, nell'immobilismo totale di un governo le cui sorti sono legate alle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi, c'è ancora chi si gode serenamente la sua bella pensione d'oro, nonostante l'indignazione e le proteste di milioni di famiglie che fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese.

Ogni giorno apprendiamo dai giornali notizie di suicidi legati all'impossibilità di vivere una vita dignitosa. L'ultima è di ieri mattina e riguarda un giovane di 26 anni, della Brianza, che si è sparato perchè non aveva più i soldi per comprarsi neanche le sigarette. Aveva perso il suo lavoro di muratore e non era più riuscito a trovare un'occupazione che gli permettesse almeno di campare, per questo, preso dalla depressione, ha deciso di farla finita.

Governo, maggioranza e gli stessi media, continuano a fare solo chiacchiere e promettere cambiamenti che non si vedono all'orizzonte. Non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza, per pagare i debiti che l'Amministrazione dello Stato ha accumulato nei confronti di aziende, per scongiurare l'aumento dell'Iva, ma per pagare i pensionati d'oro ci sono, anche perchè la maggior parte di questi privilegiati sono ex politici che ancora oggi hanno il potere di influenzare le istituzioni. Ma chi sono questi super-pensionati?

La pensione più ricca d'Italia è percepita da Mauro Sentinelli, ex manager e ingegnere elettronico di Telecom, che percepisce un assegno di 90.246 euro al mese (3008 euro al giorno), che vanno a sommarsi ai gettoni di presenza che percepisce in qualità di membro consigliere dell'Amministrazione Telecom e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enertel Servizi Srl.

Tra i politici, il pensionato più ricco è l'ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che percepisce 30.000 euro al mese come pensione da Bankitalia più 4.000 euro mensili dall'Inps e 19.054 euro di indennità parlamentare. Lamberto Dini gli sta dietro con 18.000 euro al mese da Bankitalia, 7.000 euro al mese dall'Inps e 19.054 euro al mese da parlamentare. Poi c'è Giuliano Amato, che ha dichiarato di devolvere una buona parte della sua pensione in beneficenza.

Queste sono solo alcune delle cifre che insultano la dignità degli italiani e non serve neppure aggiungere i numeri che riguardano, auto blu, scorte, Quirinale, F35 e rimborsi elettorali, per capire che in Italia c'è una casta e delle lobby che vanno protette a discapito di tutto il resto.