Il bosco di Capodimonte - Nato per volontà del re Carlo di Borbone nel1734, che lo ha concepito inizialmente come riserva di caccia, fusuccessivamente trasformato da Re Ferdinando II in giardino all'inglese,aspetto che ha conservato fino ai giorni nostri. Costituito da 134 ettari diterreno, il real bosco è intervallato da ampie praterie, valloni solcati dapiccoli torrenti e aree ricche di cave e, costituisce il polmone verde diNapoli. Questo è un riassunto veloce, di alcune notizie storiche, che è possibiletrovare online. Quel che non viene riportato però, è l'effettivo stato didegrado nel quale versa attualmente il cosiddetto polmone di Napoli, cosa imputabilepiù ad una probabile carenza di fondi, che al disinteresse delle autorità, chehanno nei siti storici, la loro più alta fonte di guadagno.

I Criminal Candy - Noto gruppo partenopeo organizzatore di serate a tema gayfriendly, i Criminal, operano già da tempo nel panorama napoletano, nonsoltanto tramite l'organizzazione di eventi "mondani". Più volte il gruppo si ècontraddistinto per l'istituzione di veri e propri eventi sociali (vedi lapresentazione del cortometraggio Icontroversy)  e la partecipazione ad iniziative di livellonazionale, come la giornata della lotta contro l'AIDS, dove tutto il ricavatodella serata organizzata, fu donato alla causa.

I volantini -  L'istituzione del registro delle unioni civili e il gay prideannuali, fortemente appoggiati dalla giunta De Magistris, non hanno contribuitoallo sviluppo sociale di Napoli come tutti speravano.

L'omofobia si respiraancora per le strade partenopee, ed è bastato che il comune di Napoli, desse ilsuo patrocinio morale all'evento gay friendly organizzato dai Criminal Candy, l'8Giugno presso il bosco di Capodimonte, per far si che si scatenasse una vera epropria caccia alle streghe. Un gruppo di "anonimi" ha infatti pensato dimanifestare il proprio dissenso nei confronti dell'iniziativa, affiggendo perle strade del centro e, in "zona Capodimonte", quattro diversi tipi di volantini,con altrettanti temi :

  • Nel primo, vengono lanciate accusealla giunta e al sindaco
  • Nel secondo, viene chiamato in causail soprintendente dei beni culturali, Giovanni Cozzolino
  • Nel terzo, si argomenta per esteso ilperché della protesta, sottolineando che la loro non è omofobia, proprio mentreaccusano gli omosessuali di promiscuità, stile di vita lascivo e di essere similia delle bestie.
  • Nel quarto volantino invece, siattacca apertamente, una delle icone del gruppo e il direttore artistico delleserate Criminal Candy. 

Ilpresidente della municipalità, Francesco Chirico, ed il consigliere con delegaalle pari opportunità, Pino De Stasio, concordano sulla matrice omofoba delgesto ed hanno espresso la loro solidarietà alla comunità lgtb partenopea.

"Questi volantini razzisti e omofobi -hadichiarato De Stasio a Il Mattino- riportanoNapoli indietro di 20 anni. Stiamo riflettendo se denunciare l'accaduto ecostituirci parte civile per dare un segnale forte".

A niente èservita la dichiarazione di Lorenzo Oliviero, papà dei Criminal Candy rilasciataa sua volta al Mattino di Napoli: "questo è solo l'inizio perché sostenerei siti culturali con eventi potrebbe essere un ottima risorsa per sovvenzionareristrutturazione e restyling".Cosa chevisto l'attuale stato del bosco di Capodimonte, di certo non guasterebbe.