A detta di medici e scienziati di alta preparazione in psicologia, nell'era dell'informatica e di internet la razza umana tende a involversi e a isolarsi proprio a causa di quella "bestia nera" che è il web, che ci catapulta in un batter d'occhio in altri mondi mai prima d'ora accessibili ai ceti meno abbienti.

Internet ci fa fare amicizie virtuali sui social network, apre spunti di ricerca alle varie discipline dello scibile umano con diversi tools di ricerca e rende aggiornati gli utenti sui fatti che accadono in tutto il mondo. L'isolamento da tutto quello che ci circonda è stato lo spunto che ha fatto sì che un giornalista americano staccasse la spina da internet e computers vari per un anno, per ritrovare le vere emozioni della vita reale.

Precisamente a mezzanotte del 30 aprile 2012, Paul Miller ha deciso di non toccare per un anno computers, cellulari, IPad, XBox e quant'altro che lo potessero mettere in contatto con il mondo virtuale e si è ritrovato a vivere bene solo per i primi tre mesi dell'esperimento, riuscendo in questo lasso di tempo a ritrovare vecchi amici che aveva accantonato da tempo, leggere qualche buon libro e avere scontri – incontri con i propri familiari.

La prima cosa che ha fatto, a suo dire, è stata rispolverare la vecchia bicicletta rimasta nel garage dai tempi della fanciullezza e con questa fare salutari passeggiate al parco. Ma dopo i primi tre mesi di euforica libertà era ritornato a una vita piatta e monotona, senza escludere che lui, essendo giornalista, non riusciva più ad essere sulla notizia in tempo reale, perché aveva perduto i contatti che gli occorrevano allo scopo.

Non potendo più pagare i suoi conti on line era costretto a delle file interminabili ai vari sportelli competenti, così si costrinse a terminare l'anno di esperimento sperando che non fosse proprio lungo dodici mesi. Come Dio volle l'anno terminò e Paul Miller ha dovuto fare l'amara asserzione che il mondo vero non lo soddisfa più di quanto lo faccia quello virtuale.

"La vera vita è nel virtuale", afferma un po' abbattuto dalla scoperta, ma che dire che ogni tanto sarebbe auspicabile staccare la spina e dedicarsi alla socializzazione? Quello che è veramente auspicabile è riuscire a poter dosare l'una e l'altra senza far prevaricazioni di sorta.