C'èfinalmente qualcuno in Italia che ha deciso di combattere a viso apertoEquitalia e i poteri ad essa conferiti da uno Stato forte con i debolicittadini e non altrettanto con la difesa dei loro diritti.

Bastipensare che l'Europa per questo ha già comminato ben 120 milioni di euro dimulte per i ritardi con i quali lo stato italico provvede ad eseguire lesentenze alle quali è stato condannato.

Equitaliadunque viene citata con un ricorso alla corte dell'Unioneeuropea e a promuovere questa azione sarà l'associazione "Noi consumatori ", un movimento che addiritturapresenta l'headline fin nel suo marchio di "anti-Equitalia".

L'animatore principale di questo progetto è l'avvocatoSimone Forte, il quale ha dichiarato alla stampa: "C'è stata la volontà politica di creare una via più rapida, perincassare cifre relative ai tributi. Questo si è tradotto in norme che calpestano i principi generali del diritto.

Tral'altro tendono a giustificare la questione associando il debitore di Equitaliaall'evasore mentre non è così, anzi: spesso si tratta di persone vorrebbero pagare le tasse ma per via della crisi o di altri problemi non se lopossono permettere, persone cui non viene data la possibilità di saldare ipropri debiti, costretti d'improvviso a difendersi da una macchina che unavolta partita non arresti più"

L'associazione, forte di una presenza diquasi venti sedi disseminate sul territorio nazionale, fornisce consulenza a titolo assolutamentegratuito e aiuta i cittadini a trovare il bandolo della matassa nelle soluzionimagari più intricate

Perparlare di Milano, secondo il presidente Forte, Equitalia avrebbefatto scattare quasi 200.000 ipoteche su immobili di gente che aveva problemidi pagamenti gettando nella disperazione i relativi proprietari.

"Stiamotentando di aiutare un imprenditore che rischia di chiudere" - ha dichiaratoForte per citare un esempio comune a tanti altri – "sono partiti i pignoramentie ora è dura. Bisogna denunciare, parlare, e soprattutto affrontare la cosafinché si è in tempo, altrimenti diventa complicato persino per noi intervenire.E se ti bloccano il capannone, le proprietà e i contibancari, considerando che le commissioni tributarie ci mettonoun anno e mezzo a rispondere non se ne esce, perché un anno e mezzo per unimprenditore è una vita"

L'obbiettivodi Forte e della sua associazione resta quello di "aggredire perché si è costretti a difendersi". E in fondo opporsi è ancora un diritto possibile per icittadini italiani!.