C'è chi è stato online ore edore nell'attesa del fatidico lancio, rimandato più volte, e chi invece loscambiava per l'attaccante di dubbio valore danese preso in estate dallacompagine juventina.

Battute a parte, la realtà è chequesto 43enne austriaco, già famoso per lanci con paracadute dalla statua del Gesù a Rio de Janeiro, dallePetronas Tower di Kuala Lumpur e dalla Taipei 101 Tower a Taiwan, ha suscitatol'interesse di milioni di persone, siaper la singolarità che per l'effettivautilità della sua performance.

Per chi ancora non lo sapesse èstato il primo uomo a superare labarriera del suono senza alcun velivolo, raggiungendo la considerevolevelocità di 1.137 km/h dopo un lancioda 39.043 metri di altezza eraggiungendo Mach 1,24; pari ovvero all'incredibile velocità di 1341,13 km/h.

La domanda sorge spontanea: maera strettamente necessario effettuare questo esperimento? Sicuramente la Red-Bull, sponsorizzatrice dell'evento,ha avuto un ritorno di immagine non indifferente, senza contare che ora potràancor più maggiormente affermare che la sua bevanda "mette le ali".

Al di la dei record battuti (illancio dal punto più alto mai effettuato, record che resisteva dal 1960 da partedi un soldato americano e quello del superamento della velocità del suono da parte di un corpoumano in caduta libera) l'impresa effettivamente lascia un po' il tempo chetrova, perché come afferma EnricoFlamini, responsabile scientifico dell'AgenziaSpaziale Italiana, a livello scientifico la valenza del lancio non è nulla di eccezionale: non èstato infatti un esperimento fatto nell'ambito di un gruppo di ricercaspecifico o di un ente spaziale enemmeno di un'università.

Dubbio finale: grandissima impresa scientifica (alcuni lo hanno paragonatoall'equivalente dello sbarco lunare del 1969 per le nuove generazioni) oennesima dimostrazione di come si possano spendere milioni di dollarinonostante la crisi che staattanagliando un po' tutto il globo terrestre?