Apple batte Samsung in tribunale, ma non sorride. L'azienda informatica statunitense aveva citato in tribunale la rivale sudcoreana - americana, accusata di aver rubato due brevetti utili per la realizzazione degli smartphone. Una giuria americana ha sentenziato che Samsung dovrà versare una cifra di 120 milioni di dollari alla Apple per la sottrazione illecita di due brevetti, uno dei quali riguarda la tecnica dello scorrimento per sbloccare lo schermo del telefono.

L'azienda di Cupertino, però, non è per niente soddisfatta di questa decisione, poiché in origine aveva chiesto un risarcimento di 2,2 miliardi di dollari ai rivali che utilizzano per i loro prodotti il sistema operativo Android. L'ultima sentenza ha previsto una sanzione pecuniaria per Samsung nettamente inferiore anche a quella che venne pronunciata al termine del primo processo, quando i sudcoreani furono condannati a pagare 930 milioni di dollari di danni.

Oltre al danno, per Apple, c'è anche la beffa. L'azienda informatica statunitense, dovrà a sua volta risarcire una cifra di 158.400 dollari agli acerrimi rivali per avergli rubato un brevetto. Insomma, il processo alla fine si è trasformato in un sostanziale "pareggio" che non può accontentare la società fondata da Steve Jobs. Tenendo conto del verdetto della giuria, composta da otto persone che hanno preso la loro decisione dopo tre giorni di deliberazioni ed un processo di quattro settimane, entrambe le aziende potranno continuare la battaglia legale, chiedendo a vicenda di bloccare le vendite riguardanti i prodotti realizzati con i brevetti rubati.

Lo scontro fra i due colossi, dunque, non finisce qui. Dalla Apple sanno che la sentenza non li può lasciare soddisfatti, ma comunque ci tengono a far sapere che la condanna verso Samsung è stata rilevante poiché dimostra che la società coreana ha: "rubato volontariamente le nostre idee e copiato i nostri prodotti".