La Grecia sta vivendo un momento molto difficile, lo situazione sociale è allo sfascio, le città sono paralizzate da continui scioperi, mentre il governo afferma che il bilancio finanziario è stato risanato. Purtroppo l'economia e la situazione sociale non procedono con lo stesso passo, se è vero che la produzione industriale è salita dell'l,7% e la vendita di auto del 33%, dall'altro lato si assiste ad una disoccupazione assestata intorno al 28%, fra i giovani addirittura del 69%. Ciò che riesce a tenere a galla ancora il paese sono i prestiti forniti da Bruxelles, Washington e Francoforte.

Le tensioni però non si annullano, il giorno dopo il rientro della Grecia sui mercati finanziari internazionali dopo quattro anni di assenza e alla vigilia della visita del Cancelliere tedesco, una bomba è stata fatta esplodere in pieno centro di fronte alla sede della Banca di Grecia.

I segnali sono preoccupanti, in un momento in cui, in vista delle elezioni europee, l'attenzione della Grecia è volta a cercare una continuità negli aiuti internazionali e nella ripresa dell'economia.

Le indagini per il momento si starebbero indirizzando verso uno degli ex capi del gruppo estremista "17 novembre", Christodoulos Xiros, evaso a gennaio dal carcere. Il gruppo è accusato di 23 omicidi perpetrati fra il 1975 e il 2000.

La bomba esplosa poco prima delle 6 di mattina era stata annunciata da due telefonate anonime al sito di notizie Zougla e al giornale Efymerida ton Syndakton, un'ora prima dell'esplosione. Fortunatamente non si riscontrano feriti, dal momento che la zona era stata prontamente transennata.