Ayrton Senna nasceva cinquantaquattro anni fa, e Google decide di fargli un regalo: un doodle a suo nome. Il doodle è un'immagine del motore di ricerca di Google, questa volta modificata in base alle caratteristiche del pilota della McLaren.

Era lui che disse: "La vita è troppo breve per avere dei nemici". Aveva esordito in F1 come pilota della Toleman, disputando già dei Gran premi al di fuori dal comune.

Riesce già con la stessa Toleman, a far capire che pilota lui fosse. Combatté fin da subito con Prost, e riesce già dalla prima gara a fare il miglior giro sul bagnato.

Nel 1985, la Lotus riuscì ad assumerlo con la monoposto 97T, e lui da gran pilota riuscì a vincere in condizioni meteorologiche estreme. La Lotus non era ancora alla sua altezza tanto che, nel 1988, si ritrova a guidare la sua amata McLaren in squadra con il suo precedente rivale Alain Prost.

Qui si corona il sogno di Senna: titolo mondiale di Formula 1. Ma le rivalità tra i due piloti non cessarono, anzi diventarono assai più accese tanto da vedere i due, affrontarsi in manovre parecchio pericolose.

Intanto, gli anni passano e la carriera di Senna spicca sempre di più il volo, tanto che nel 1994, decide di lasciare la McLaren e di passare alla Williams, all'epoca campione in carica.

Questo l'anno della morte del pilota.

Si disputa la gara del 1 maggio, Senna era già profondamente turbato dagli incidenti di molti piloti lungo la pista di Imola.

Gli incidenti furono: quello del venerdì di Barrichello senza conseguenze, la morte avvenuta sabato di Ratzenberger alla curva Villeneuve. Gli eventi avevano devastato moralmente il pilota, tanto da voler correre con una bandiera austriaca in segno di solidarietà.

Alle 14:17, durante il settimo giro, lungo la curva del Tamburello, Senna esce a grande velocità dalla curva, a causa del cedimento del piantone dello sterzo, modificato la notte prima dai tecnici per migliorare la visibilità della strumentazione.

Il pilota resta impotente, schiantandosi a forte velocità sul muretto, causandogli fatali lesioni alla testa, ma alle 18:40 all'età di trentaquattro anni muore all'ospedale di Bologna, portato con la massima urgenza in elicottero.

Pochi minuti dopo l'incidente, fu rinvenuta all'interno dell'abitacolo la bandiera austriaca in onore di Ratzenberger.

Riportata dopo quattro giorni dalla sua morte, la salma di Senna, a San Paolo, riposa nel cimitero di Morubi, dove lo accompagnarono fino al luogo di sepoltura, sedici dei suoi amici e rivali, tra cui Maurizio Sandro Sala, all'epoca suo rivale di Formula Kart, e Alain Prost, che fu invitato dallo stesso Senna a salire sul podio più alto, in occasione dell'ultima corsa di Prost, per festeggiare insieme la loro vittoria e porre fine a tutte le loro rivalità.